In un mare di “Pillole blu”

Tra i regali più graditi di quest’anno, e credetemi ce ne sono stati tanti, c’è un bellissimo fumetto, dalla copertina arancione e blu, che ritrae una felice coppia di innamorati su un divano-zattera che galleggia sul mare.

Frederik Peeters, autore e disegnatore svizzero, racconta in un bellissimo fumetto, di stampo chiaramente autobiografico, la sua storia d’amore con Cati. Quello che rende la loro relazione diversa dalle altre è la presenza di un terzo incomodo. Madre e figlio, infatti, sono malati di HIV. Ad una prima edizione, https://www.google.it/search?q=pillole+blu&espv=2&biw=1304&bih=707&site=webhp&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjX5fnGpbjLAhVJ83IKHb3xDrAQ_AUIBigB#imgrc=YzA47A8LFRVAwM%3Auscita in Italia nel 2004, segue una seconda, edita nel 2015, che presenta l’aggiunta di un finale, a cui l’autore dà lo stampo di una breve intervista, in cui compare anche la figlia di Peeters e Cati, quasi un simbolo della possibilità di convivere e combattere la malattia.

La storia è in realtà una sorta di lunga riflessione, che nasconde dietro toni a volte ironici, le paure e le incertezze di una coppia alla ricerca del miglior modo per vivere la propria relazione secondo quella che si definisce normalità. Pagina dopo pagina, tavola dopo tavola, l’autore mette a nudo i suoi pensieri e quelli della sua compagna e crea un quadro, per quanto possibile completo, della malattia, presentata da punti di vista differenti. Da un lato c’è Fred (Frederik Peeters), il quale anche se coinvolto, non può che vivere la malattia da spettatore esterno. Dalla parte opposta, invece, ci sono Cati e il figlio, costretti a convivere giorno dopo giorno con il virus e  a osservarne l’ evoluzione con il passare del tempo. Il bello della storia è che il lettore ha l’impressione di compiere insieme ai tre protagonisti il viaggio che li porterà alla scoperta della loro malattia. Le loro sono le stesse paure e  incertezze  su cui si fondano la diffidenza e il timore radicati nella  società. Tutti questi sentimenti, infatti, hanno la stessa origine, nascono da una totale mancanza di  informazione. Proprio nella parte finale del fumetto, Fred intrattiene una simpatica e profonda conversazione con un mammut, che lo porta a riflettere su qualcosa di molto importante: se la scienza classifica i malati per curarli meglio, è la società che li bolla emarginandoli.

Figura geniale, nonché fondamentale nel percorso di accettazione della malattia è quella del medico di Cati. Quando la coppia si reca da lui per la prima volta, il dottore sembra quasi prendere in giro Fred per le sue https://www.google.it/search?q=pillole+blu&espv=2&biw=1304&bih=707&site=webhp&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjX5fnGpbjLAhVJ83IKHb3xDrAQ_AUIBigB#tbm=isch&q=pillole+blu+fumetto&imgdii=EzEsmPzK0CgSSM%3A%3BEzEsmPzK0CgSSM%3A%3B5uri84YOnJ0fiM%3A&imgrc=EzEsmPzK0CgSSM%3Apaure. Egli simboleggia la scienza e il  progresso, è colui che possiede tutte le informazioni sulla malattia e grazie a queste riesce a comprenderla e gestirla. Proprio dopo l’incontro con il dottore la storia di Cati e Fred sembra decollare. Più consapevoli e coscienti dei reali rischi che il virus dell’HIV comporta, i due protagonisti si sentono più liberi, sanno di poter vivere la loro relazione, o almeno di provarci, come una qualsiasi altra coppia. Al centro di tutto il fumetto c’è un’indagine sul  rapporto che lega i protagonisti alla malattia, in particolare Cati che la considera come una sorta di punizione per gli errori commessi nel passato: “mi ricordo anche che Cati si confondeva con il virus… il suo rapporto con la malattia era molto instabile e conflittuale… era capace di vedersi come un’entità a parte, come la malattia stessa, di sentirsi altrettanto pericolosa”.

Ma quale ruolo ha la malattia nella loro storia d’amore? È questa la domanda che lo stesso Fred si pone. Lui e https://www.google.it/search?q=pillole+blu&espv=2&biw=1304&bih=707&site=webhp&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjX5fnGpbjLAhVJ83IKHb3xDrAQ_AUIBigB#tbm=isch&q=pillole+blu+fumetto&imgrc=EzEsmPzK0CgSSM%3ACati le sono debitori? La conclusione, se tale la si può definire, Peeters la fa pronunciare al quel simpatico mammut, che sembra essere una sorta di voce della coscienza del fumettista : “forse è la vostra peggiore sfortuna, ma anche il contrario perché vi permette di aprire gli occhi su questioni essenziali”.

Spiritoso e riflessivo, Pillole blu è un fumetto che porta a pensare. È al tempo stesso il ritratto di una società ancora profondamente immersa nell’ ignoranza e un invito ad uscire da questa situazione per andare contro l’indifferenza che ne deriva. Si tratta, come la definisce Peeters, di una bella storia d’amore anonima tra due normalissimi innamorati che vivono la loro relazione nel modo più naturale possibile.

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