L’amore per l’ambiente nasce da piccoli

Com’è ormai noto, la tutela dell’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema naturale sono diventate pratiche piuttosto diffuse, ritenute indispensabili per il benessere degli esseri viventi. Sono passati circa cinquant’anni dalla nascita dei primi gruppi e movimenti a difesa dell’ambiente e oggi il desiderio di conoscere, rispettare e preservare la Casa che ci ospita è più vivo che mai. Sempre più persone riconoscono che lo stile di vita occidentale a breve non sarà più sostenibile e che, per modificarlo, occorre educare al cambiamento. In modo particolare questa deve partire dai bambini, i quali, tra qualche anno, saranno parte attiva della società.

1604705_843857249028112_153548645297336826_nVeri e propri pionieri in questo settore, i Paesi del nord Europa hanno sempre mostrato una particolare sensibilità e coscienza ecologica; nel 1981, quando ancora l’espressione “sostenibilità ambientale” non era poi così familiare, in Danimarca venne fondata la Fee – Foundation for Environmental Education, che tutt’oggi propone programmi eco-friendly, moltiplicando le possibilità di mettere in pratica le proprie capacità a favore dell’ambiente. Il programma Eco-schools, in particolare, si rivolge a tutti i piccoli studenti tramite numerose attività che iniziano nelle classi e che spesso arrivano a coinvolgere tutta la comunità locale, anche politica. Biodiversità, energia, acqua e rifiuti sono solo alcune delle tematiche trattate da bambini ed insegnanti, entrambi impegnati a far crescere insieme i loro progetti, in alcuni casi accolti e portati avanti anche a livello universitario. Riconosciuta l’urgenza di adottare comportamenti più ecologicamente consapevoli, nel corso degli anni ben 58 Paesi e 48.000 scuole hanno aderito al programma Eco-schools, a dimostrazione del fatto che sia molto importante cominciare a costruire una “cultura dell’ambiente” fin dalla tenera età.

Insegnare ai più piccoli il senso di appartenenza all’ambiente in cui vivono è fondamentale per sviluppare la capacità di pensare ed agire globalmente e formare così degli adulti eco-consapevoli.
Per fare questo c’è bisogno di iniziative, di nuovo materiale didattico ed attività ricreative che stimolino l’interesse e la partecipazione specialmente dei bambini. Il progetto europeo dell’EASS (Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile) per esempio esiste in tutte le scuole comunitarie, ma troppo spesso rimane legato alla personale motivazione dell’insegnante, che non sempre è pronto o disposto a modificare i propri metodi per adattarli alle nuove esigenze. Un notevole passo avanti è stato sicuramente fatto in campo editoriale, il cui mercato negli ultimi trent’anni ha dato largo spazio al settore dell’educazione ambientale ed ecologica, tanto che oggi sono sempre di più i libri per bambini e ragazzi che raccontano storie attente a questi temi.

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Per orientarsi nella scelta, un ottimo punto di partenza potrebbe essere il breve dossier redatto da Andersen, il mensile italiano dedicato al mondo dell’illustrazione e della letteratura per l’infanzia. Da grandi classici come L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono e Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda a libri più recenti come Acqua Tagliente di Giovanni Del Ponte, passando per la bella collaborazione tra WWF e Franco Panini Ragazzi che ha dato vita ad una collana di libri interamente prodotta con carte ed inchiostri ecocompatibili.
Anche il controverso argomento del cambiamento climatico trova spazio ed arriva nelle scuole grazie ad Una scomoda verità– La crisi del riscaldamento globale raccontata ai ragazzi, trasposizione letteraria del più celebre documentario realizzato da Al Gore, oltre che a Roberto Luciani con il libro Il clima che cambia. Cosa possiamo fare noi, realizzato per conto dell’INGV.

logo_BCBFPer chi invece volesse aggiornarsi sulle ultime novità, da non dimenticare è la Bologna Children’s Book Fair, ormai divenuta un’istituzione nel campo della letteratura per ragazzi.
La 53° edizione, che si è appena conclusa, ha registrato un notevole aumento di visitatori rispetto al 2015, segno dell’importanza crescente di questo settore. L’annuale appuntamento bolognese si conferma un vero e proprio paradiso per lettori alla scoperta di storie provenienti da tutto il mondo, molte delle quali raccontano ed illustrano l’ambiente e la natura in tutte le loro forme, con un occhio di riguardo, ad esempio, per le varie specie animali in via d’estinzione o per la necessità di riscoprire il bello di giocare all’aria aperta.

Naturalmente per insegnare ai bambini l’amore per ciò che ci circonda, i libri non sono gli unici strumenti a nostra disposizione. Oggi infatti, grazie al proliferare di canali online, è sempre più facile reperire materiale di questo tipo. Se pensiamo a Youtube, le possibilità sono infinite: semplici modelli di cittadinanza attiva, consigli sulla raccolta differenziata ed ottimizzazione dei consumi vengono proposti sotto forma di film, cartoni animati e brevi documentari che uniscono la creatività al bisogno di veicolare il messaggio in maniera diretta.
Un riuscitissimo esempio ci viene offerto dalla serie di corti animati The Animals save the planet realizzata dallo studio di animazione britannico Aardman Animations, vincitore del premio oscar nel 2005 per il corto Wallace & Gromit.    Utilizzando la tecnica dell’animazione in argilla, il regista mette in scena la vita di un gruppo di animali che quotidianamente si impegnano nell’adottare uno stile di vita più verde ed eco-compatibile, insegnando in maniera divertente ed ironica che ognuno, nel suo piccolo, può ridurre la propria impronta ecologica. Dando un’occhiata all’offerta nostrana, tutto italiano è il video realizzato grazie alla collaborazione tra Legambiente e Saint-Gobain, azienda impegnata nella costruzione di edifici sostenibili. Weberino e il treno verde, questo il titolo del filmato, mostra la tipica giornata di un bambino alle prese con la scoperta dell’importanza del risparmio energetico e della mobilità sostenibile.
Per finire, da non perdere è Cinemambiente, l’annuale festival internazionale di cinema dedicato a tematiche ambientali che si tiene a Torino dal 1998. Qui tra le tante sezioni troviamo Ecokids, dedicata a studenti ed insegnanti che, dopo ogni proiezione, hanno la possibilità di discutere con educatori ed esperti su tutto quello che riguarda l’ambiente, per conoscerlo e ricevere consigli sulle pratiche più virtuose da seguire.

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Come possiamo osservare, le opportunità per portare avanti programmi di educazione ambientale non mancano. In questo momento storico, nel quale sempre più persone prendono coscienza dell’insostenibilità del nostro stile di vita, cominciare ad insegnare ai più piccoli valori e principÎ che risultino in armonia con la natura è quasi un obbligo e fortunatamente, questo non è mai stato così facile. Per cui niente giustificazioni, prendete la bici, andate in libreria e regalate a figli, fratelli e nipoti l’ABC dell’ecologia. Ambiente e bambini vi ringrazieranno.

Le immagini sono state prese da: pausacaffeblog.it, energie-rinnovabili.net, letturemetropolitane.it, mondoeco.it, editriceave.it, mtaterre.fr, sinistraecologialiberta-roma1m.org

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