Libri che viaggiano – Bookcrossing e l’amore per la lettura

Da bibliofilo quale sono, sono sempre stato geloso dei miei libri. Specialmente di quelli di cui conservo un ottimo ricordo, e che sfoglio di sfuggita, come per ricordarmi della sensazione che mi hanno dato quando qualche anno prima li avevo letti per la prima volta. Libri che talvolta mi ricapita di rileggere, e che quando accade riesco ad analizzare in un modo del tutto nuovo; libri che sono in grado, anche all’ennesima rilettura, di emozionarmi. Libri che rimangono sullo scaffale, a prender polvere, ma a cui spesso ripenso, e mi consola saperli al sicuro e accessibili in un qualsiasi momento;in definitiva libri che sono orgoglioso di avere.
Per questa serie di motivi sono rimasto inizialmente stupito (per non dire inorridito) quando mi è stato chiesto di partecipare ad un incontro di bookcrossing, dove ogni partecipante può portare un libro e può prenderne un altro, in maniera tale da far circolare i libri.
L’idea che qualcuno potesse maneggiare un libro al quale ero affezionato, magari disprezzarlo o non comprenderlo, mi lasciava perplesso. Temevo che quel libro non venisse più aperto, che nessuno si sarebbe più emozionato sulle sue pagine. Ed era qui l’errore di fondo; prima di tutto, non avevo ben compreso cosa fosse il bookcrossing, ed anche in tal senso la definizione del Concise Oxford English Dictionary risultava fuorviante:

« the practice of leaving a book in a public place to be picked up and read by others, who then do likewise».

In realtà, bookcrossing non è solo questo; è far muovere i libri, e le emozioni che li circondano. Libri che diventano parte di un movimento circolare, che avviene in un luogo protetto: sono gli stessi lettori abituali i primi a mettersi in campo con buoni propositi, e la paura atavica di ogni buon lettore che il libro possa non essere apprezzato svanisce immediatamente.
C’è di base il rifiuto del “possesso” del libro: l’oggetto diviene semplicemente un contenitore per la fruizione di un messaggio; ciò che veramente conta, è l’esperienza di lettura, che ha più valore se condivisa. Dunque, i libri che entrano a far parte del circolo del bookcrossing sono libri che portano con sé molto altro rispetto al semplice testo: è consuetudine affiancare il testo con parole, magari scritte a fine rigo, o con sottolineature, per marcare il testo che ci ha particolarmente colpiti; insomma il libro ideale per un progetto di bookcrossing è un libro vissuto, che possa trasmettere assieme al messaggio originale, anche le sensazioni di chi l’ha letto prima di noi.
Questo aspetto, non è da sottovalutare. Prima di tutto, perché cerca di portare in un certo senso il mondo digitale sulla pagina stampata: è un tentativo di interattività con un oggetto che fino a qualche anno fa era considerato quasi sacrale, da non rovinare con scritte o sottolinee. In altre parole, cade il divieto di non imbrattare la pagina stampata. Il concetto di bookcrossing diviene quindi particolarmente interessante: il commento è da incoraggiare, perché permette di condividere un’esperienza, e allo stesso tempo permette di creare un ponte invisibile tra lettori; il meccanismo che si innesca è il medesimo che vediamo tutti i giorni sui social, quando ci apprestiamo a dare un’opinione.
Allo stesso modo, alcuni proprietari decidono spontaneamente di scrivere qualche riga prima di donare al bookcrossing un libro, dove spiegano i motivi che li hanno portati a donare proprio quel libro, come una sorta di messaggio di addio che ha anche lo scopo di essere un biglietto da visita.

bookcrossing2

Tutto questo è di per sé meraviglioso; diviene magnifico quando ci si interroga su quale fine fanno i libri che cediamo: ecco che il progetto bookcrossing.com permette di dare sfogo alla curiosità: tramite un sistema di etichettature univoche, il libro che è stato “liberato” (per utilizzare le terminologie del progetto) sarà seguibile in tutte le fasi del suo spostamento; ogni lettore successivo potrà quindi commentare, ed aggiungere la sua esperienza di lettura, nonchè spiegare come è entrato in possesso del libro.

Volete conoscere il deposito bookcrossing più vicino a voi e quali libri sono pronti ad essere portati via? Andate a caccia di libri! E non dimenticate (anche se è una regola non scritta) di portare un libro che volete far viaggiare che prenda il posto di quello che sceglierete: in questo modo, i libri continueranno a viaggiare, a essere letti, a emozionare.

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