Spagna, India, Sudan ed Europa: reportage fotografici tra guerra e società

Chi l’ha detto che a Cremona non succede mai niente? Probabilmente tutti quelli che vi hanno abitato per più di una settimana. In questo periodo, però, quest’affermazione sarebbe errata, grazie alla presenza de La nascita di Magnum, mostra fotografica presentata il 31 Ottobre al Museo del Violino in piazza Marconi che chiuderà Domenica 8 Febbraio.

Probabilmente conosciuta soprattutto da coloro che si interessano di fotografia, la Magnum Photos è una delle più importanti agenzie fotografiche al mondo. Fondata a New York il 27 Maggio 1947 da William Vandivert, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David Seymour, la particolarità di Magnum fu la volontà di porre in primo piano la tutela dei lavori dei fotografi, tanto che, per la prima volta, furono gli autori a mantenere diritti sulle immagini scattate, e non le riviste dove queste venivano pubblicate. I fotografi avevano quindi controllo sui propri lavori, così da poter scegliere quei soggetti e stili che più sentivano vicini, senza vincoli. Fin dall’inizio, ad ogni area geografica venne assegnata una persona diversa: Cartier-Bresson l’Oriente, Seymour l’Europa, Rodger il Medio Oriente e l’Africa mentre Capa mantenne piena libertà d’azione. La mostra si concentra quindi su questi quattro fotografi, coprendo una finestra di tempo che va dagli anni ’30 con la Guerra Civile spagnola fino al secondo dopoguerra, documentando i cambiamenti che stavano avvenendo nel mondo.
Come scrisse Henri Cartier-Bresson: «Magnum è una comunità di pensiero, una qualità umana condivisa, una curiosità su quello che accade nel mondo, un rispetto per quello che succede e un desidero di descriverlo visualmente».

Robert Capa
Per scattare foto in Spagna non servono trucchi, non occorre mettere in posa. Le immagini sono lì, basta scattarle. La miglior foto, la miglior propaganda, è la verità.” – Robert Capa

Nato Endre Ernö Friedmann a Budapest nel 1913, raggiunge la celebrità come fotografo nel 1936 grazie alla fotografia Il miliziano colpito a morte, scattata a Cordova durante la Guerra Civile spagnola. Dopo aver documentato la guerra tra Cina e Giappone, essere stato inviato di guerra a Londra durante i bombardamenti e in Tunisia, ed aver seguito la campagna di liberazione italiana, lo sbarco in Normandia e la nascita dello Stato d’Israele, muore a causa di una mina antiuomo il 25 Maggio 1954 nella Provincia di Thai Binn, mentre si trova lì come fotoreporter per la guerra d’Indocina.

La preparazione di un paracadutista prima di un’azione sul Reno. - Soldati tedeschi e civili si riparano da un bombardamento

La preparazione di un paracadutista prima di un’azione sul Reno. – Soldati tedeschi e civili si riparano da un bombardamento

Henri Cartier-Bresson
Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento.” – Henri Cartier-Bresson

Nato a Parigi nel 1908, la mostra si focalizza sul 1948, anno in cui il fotografo si reca in India e documenta gli ultimi giorni di vita del Mahatma Ghandi ed il suo funerale.

Scorci dell'India, 1948

Scorci dell’India, 1948

George Rodger
Qualunque cosa tu vedi sul vetro smerigliato della tua Rolleiflex è realtà. La fotografia è ciò che tu fai di essa.” – George Rodger

Rodger nasce a 1908 a Hale, nel Regno Unito. Anch’egli documenta i bombardamenti tedeschi a Londra e incontra in Italia, durante le operazioni di liberazione, Robert Capa. É il primo giornalista ad entrare nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Questa esperienza lo spinge ad abbandonare il reportage di guerra ed a dedicarsi ad altro, soprattutto alle popolazioni dell’Africa. Le fotografie in mostra ritraggono il reportage realizzato sulla comunità Nuba in Sudan.

Entrata a forma di serratura di una casa a Nuba - Campione di un combattimento

Entrata a forma di serratura di una casa a Nuba – Campione di un combattimento

David “Chim” Seymour
Chim prendeva la sua macchina fotografica nel modo in cui un medico estraeva lo stetoscopio dalla borsa, concentrando la sua diagnosi sul cuore. Il suo era vulnerabile.” – Henri Cartier-Bresson

Fotografo ebreo nato a Varsavia nel 1911, documenta tra il 1936 e il 1938 la Guerra Civile spagnola, per poi trasferirsi dapprima in Messico, a causa delle sue origini ebree, e poi a New York. Nel 1948 l’UNICEF lo incarica di realizzare un reportage sui bambini rimasti orfani a causa della Seconda Guerra Mondiale, opportunità che egli sfrutta per documentare anche lo stato dell’Europa post-bellica. Dopo la morte di Capa nel 1954 diventa presidente di Magnum, ma muore il 10 Novembre 1956 a El Qantara, colpito da una raffica di mitragliatrice mentre fotografava il conflitto tra Egitto e Israele.

Tereska disegna la sua casa

Tereska disegna la sua casa

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*LA NASCITA DI MAGNUM, ulteriori informazioni su www.mostramagnumcremona.it

**Tropismi ha visitato anche PARIS MAGNUM. La capitale vista dai più grandi photoreporter, alcune impressioni qui!

 

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