I Dinosauri, l’ultima fatica di Leo Ortolani, un autore che ce l’ha fatta

Nella sua autobiografia A proposito di niente (La nave di Teseo, 2020) Woody Allen racconta che da giovane aveva lavorato come ghostwriter per una serie di comici e attori americani. Quando ancora frequentava le scuole superiori, ogni pomeriggio prendeva la metropolitana e andava in ufficio a scrivere battute. E, dice, solo nel tragitto gliene venivano in mente quattro o cinque, poi un’altra quarantina arrivava nel pomeriggio di lavoro.

Ecco, fatte le dovute differenze tra i due, il lavoro di Leo Ortolani come fumettista me lo immagino all’incirca così. Leo dice di essere un tipo burbero, ma è innegabile la quantità di (buone) battute che è capace di produrre. Basti vedere l’ultimo esperimento condotto sui suoi canali social, una striscia al giorno durante la quarantena. Cosa c’è di più difficile dello scherzare su una situazione in cui l’intero Paese (e l’intero mondo) è fermo? Se non succede niente, non c’è neanche niente da parodiare. Eppure Leo è riuscito a produrre tantissime strisce a tema, con una serie di riferimenti all’attualità intelligenti, ma non banali. Ma mentre ci gustavamo i celebri dialoghi con il coronavirus, personificato e rinominato Covidio, era già pronta per Laterza la nuova uscita di Ortolani, Dinosauri che ce l’hanno fatta.

In questo volume ritorna Misterius, la parodia di Ortolani dei programmi di divulgazione pseudo-scientifica, ispirata a trasmissioni come Voyager e Mistero appunto. Una delle sue creazioni migliori a mio parere, nonostante già questi programmi offrissero facilmente il fianco all’ironia.
Misterius era apparso originariamente nel primo volume di Comics&Science, indagando sul misterioso tema della matematica e delle enciclopedie. Stavolta invece il conduttore occhialuto si dedicherà a investigare il mondo dei Dinosauri.

I vari capitoli in cui è diviso il libro corrispondono ai servizi della trasmissione. L’evoluzione dei dinosauri è raccontata in maniera cronologica, tramite le ere geologiche. Allo stesso tempo si racconta anche l’evoluzione della paleontologia, evidenziata anche nel suo rapporto con la divulgazione scientifica e il problema della concezione dei dinosauri per un vasto pubblico.

I trent’anni di esperienza qui si fanno sentire e l’umorismo di Ortolani è rodatissimo, capace di costruire pagine con una precisione quasi matematica, una sequenza di vignette che sfocia naturalmente in una battuta. Non per questo però la lettura è prevedibile, anzi, i tempi comici sono perfetti e la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Dinosauri che ce l’hanno fatta è una lettura che diverte e regala alcune di quelle battute da citare anche a distanza di anni. Allo stesso tempo nel libro rimane sempre l’ammirazione per l’oggetto del racconto, i dinosauri. Animali straordinari che, grazie alle loro raffigurazioni artistiche, continuano a meravigliarci tutti dopo centinaia d’anni dalla loro scoperta. E in questo senso sì, i dinosauri davvero ce l’hanno fatta.

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