In luna di miele con Chuck Kinder e Nicola Manuppelli

Avevo letto Lune di miele quasi per caso, su consiglio di un amico. Il libro era uscito in Italia nel 2002, un anno dopo la pubblicazione americana. Ricordo che subito mi innamorai perdutamente di quello scrittore.

Per raccontarvi Domani è un posto enorme di Nicola Manuppelli (Jimenez edizioni) parto proprio dalle parole dell’autore che sono un po’ anche le mie.

Ho letto Lune di miele nel 2018. Ero rientrata in Italia dopo un anno vissuto all’estero e dell’Irlanda mi mancava qualunque cosa: i profumi, i colori, le persone e soprattutto la spensieratezza. Lune di miele è stata una lettura che mi è capitata casualmente tra le mani e che mi ha rapita e conquistata fin dalla prima pagina.

Non sono tanti i libri in grado di lasciare un segno così forte da portarseli dietro, nella testa e nel cuore, per anni. Lune di miele è stato proprio uno di quelli e Domani è un posto enorme ci aiuta a capirlo meglio. È un romanzo, ma anche una biografia che ci racconta vite diverse che si incontrano e incrociandosi si cambiano e influenzano a vicenda. A legarle tutte insieme è il filo rosso delle sbronze, degli amori folli e della scrittura di Chuck Kinder.

Manuppelli entra a far parte del circolo di Chuck grazie a un progetto nel quale si imbarca un po’ per caso, un po’ per incoscienza e un po’ perché spinto da un coraggio che fortunatamente lo condurrà alla realizzazione di Domani è un posto migliore.

Ma il Giovane Scrittore in Erba si sente spericolato. Forse è solamente incosciente. Anche se non sa proprio da dove partire per compilare questa maledetta antologia di scrittori di Stanford, si mette subito all’opera. Nella sua mente, una strana e perfida voce gli suggerisce che sta per aprire un vero Vaso di Pandora. I primi due nomi che contatta sono Tobias Wolff e Chuck.

Il Giovane Scrittore in Erba non sbagliava, le sue ricerche avrebbero aperto un Vaso di Pandora, così come fa il suo romanzo per chi lo legge. Questo perché Domani è un posto enorme non è soltanto la biografia di Chuck Kinder, ma anche di coloro che hanno condiviso con lui una parte della loro vita o della loro carriera. Nomi importanti si susseguono tra le pagine di questo particolare racconto offrendo spunti nuovi per chi legge.

Chuck era un creatore di miti e leggende, proprio come gli aedi dell’antica Grecia. Raccontavano le vicende di persone normali trasformandole in eterne, immortalandole per sempre nei versi meravigliosi dell’Iliade o dell’Odissea. Allo stesso modo, Chuck prendeva il passato comune di questo gruppo di scrittori e lo trasformava in un poema moderno.

Così come Chuck crea miti e leggende, anche Manuppelli fa molto più che scrivere una semplice biografia. Ricrea atmosfere vissute in prima persona, racconta attimi di vita fissandoli sulla pagina come quelle fotografie che accompagnano la sua narrazione. Aver conosciuto Chuck in prima persona gli permette di regalarci una biografia autentica, piena di emozioni e ben diversa da uno sterile elenco di date e eventi. Ogni pagina di Domani è un posto migliore riflette la stima e l’ammirazione dell’autore nei confronti di un uomo che per lui è molto più di un semplice soggetto per la narrazione, molto più di uno scrittore. È un amico, un esempio, uno stimolo a scrivere e vivere la scrittura.   

Ciò che Chuck fece con me, fu la stessa cosa che aveva sempre fatto con tutti i propri allievi. Era nella sua natura. Non era un padre eppure aveva dei figli, gli scrittori che allevava. Ciò che Chuck faceva era metterti lì davanti a lui e ascoltare. Perché Chuck sapeva ascoltare. Il grande scrittore, in fondo, non è quello che sa raccontare storie ma quello che meglio le sa ascoltare.

Manuppelli è stato certamente in grado di ascoltare le storie di Kinder e di altrә, dando a noi la possibilità di conoscerle, viverle e leggerle.

Immagini: https://bit.ly/3BtRxN7

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