Non più riscaldamento a pavimento, ora tutti stanno scegliendo quello a battiscopa: come funziona e quanto fa risparmiare.
Per riscaldare la propria abitazione nei mesi più rigidi, al fianco di “tradizionali” sistemi di riscaldamento come termosifoni o stufe, si sono ormai inseriti da tempo altri sistemi come il condizionatore a pompa di calore, il riscaldamento a pavimento e, in aggiunta, quello a battiscopa.
Il funzionamento del riscaldamento a battiscopa è molto semplice: proprio come quello a pavimento, anche qui si sfruttano dei pannelli radianti, ma questa volta installati sul perimetro delle pareti e non direttamente sotto al pavimento.
Il calore viene generato da tubi o resistenze elettriche nascosti dietro al battiscopa, per un effetto sorprendente e senza dubbio anche bello a livello estetico: ecco tutto quello che c’è da sapere su questo tipo di sistema, ormai è tra i più scelti e permette anche di risparmiare una cifra non indifferente.
Come ricordato da Idealista in un articolo sul suo sito ufficiale, il sistema del riscaldamento a battiscopa può sfruttare sia l’acqua calda che la corrente elettrica, oppure avere un sistema misto che include entrambe le cose. Se vengono installati tubi in rame, il calore viene prodotto attraverso il passaggio di acqua calda, mentre con le resistenze elettriche si utilizza la corrente per riscaldare le resistenze.
In ognuno dei due casi (o anche nel sistema misto, che include sia tubi che resistenze) il calore generato si diffonde su tutta la parete, una superficie radiante che permette di riscaldare la propria casa in modo uniforme, evitando una dispersione che porta ad una maggiore efficienza energetico.
Il sistema di riscaldamento a battiscopa funziona senza moti convettivi ed evita quindi uno spostamento di polvere e altri agenti nell’aria; inoltre (questione non da poco) è completamente nascosto dal battiscopa, evitando ingombri visivi e anche fisici, considerando che non abbiamo più bisogno del radiatore o dell’installazione del condizionatore, oppure di posizionare una stufa in casa.
Alla fine del mese, grazie soprattutto alla diffusione omogenea del calore e alla riduzione delle dispersioni, si può registrare un risparmio energetico del 20-30%, con un evidente alleggerimento del costo della bolletta. Una soluzione che unisce risparmio a senso estetico e che, anche se può risultare più costosa in termini di investimento iniziale, è sempre più scelta nelle case degli italiani.
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