L’Ospedale San Giovanni di Roma nasconde un segreto che in pochi sanno: sotto di esso si trova un quartiere risalente a 2mila anni fa.
L’Ospedale San Giovanni di Roma non è solo un complesso ospedaliero di rilievo nazionale ad alta specializzazione che si trova nel centro della capitale. Infatti, il sito ha anche un notevole patrimonio storico, artistico e archeologico, con reperti che vanno dall’epoca romana al tardo Barocco.
Oltre a offrire assistenza di alta specializzazione e servizi di emergenza, l’Ospedale San Giovanni di Roma nasconde sotto di esso un intero quartiere risalente a 2mila anni fa. Si tratta di un vasto e affascinante complesso archeologico, definito a volte proprio come “mondo sotterraneo” o “città sotto la città”.
Sotto l’Ospedale San Giovanni di Roma si nasconde un quartiere che risale a 2mila anni fa composto da residenze aristocratiche, edifici, complessi termali, e persino una locanda per il soggiorno dei viaggiatori.
Sotto i reparti principali di questo ospedale così famoso e rinomato, a cinque metri di profondità, si trovano i resti imponenti di strutture databili tra il I e il II secolo d.C. Sono state le iscrizioni in rilievo sulle tubature idrauliche in piombo a svelare agli archeologi quali fossero i proprietari delle case. Fra questi ci sono i resti della Domus di Domizia Lucilla, la mamma dell’imperatore Marco Aurelio, ereditata dal padre Annio Vero.
Caratterizzato dal cortile porticato con i capitelli, i resti di colonne, transenne marmoree e con al centro una grande vasca termale, a cielo aperto. Si possono notare i mattoni in terracotta che andavano a ricoprire lo strato inferiore e su di essi sono visibili le impronte degli operai che andavano a posizionarli per farli seccare prima di metterli nel forno. Poi c’è il quartiere romano con i magazzini per il grano, le olearie per l’olio, una fullonica (la lavanderia) ed anche i resti di una taberna romana dove i viandanti si fermavano a mangiare e a dormire.
Un’altra casa celebre rinvenuta qui è la Domus di Licinio Sura, generale delle truppe di Traiano, colui che ha conquistato per l’imperatore la Dacia, l’attuale Romania. Ci sono un grande castellum acque cioè un cisternone articolato in quattro sezioni collegato al sistema idraulico. Durante gli scavi, furono trovate qui molte ossa umane, probabilmente risalenti alla peste del 1348 (descritta anche da Boccaccio), quando l’area dell’ospedale fungeva da lazzaretto. Il bello è che tutto questo è visitabile prenotando una visita sul sito sotterraneidiroma.it
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