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Attualità

Addio assegno di inclusione, c’è anche l’obbligo di restituzione delle somme ricevute per queste categorie

Nuove ed importante novità per chi percepisce, o ha percepito, l’Assegno di Inclusione: alcune categorie di persone non lo riceveranno più e dovranno addirittura restituire le somme ottenute, di chi si tratta.

In questi ultimi anni, lo Stato italiano ha tentato in tutti i modi di andare incontro alle esigenze del popolo. Dal momento che i prezzi dei beni i prima necessità sono aumentati esponenzialmente e il costo delle utenze è raddoppiato, se non triplicato, rispetto a qualche anno, il Governo ha messo a disposizione una serie di incentivi ed agevolazioni da poter sfruttare come meglio si crede.

Addio assegno di inclusione, c’è anche l’obbligo di restituzione delle somme ricevute per queste categorie – tropismi.it

A tal proposito, quindi, hanno ottenuto grande riscontro e consenso nel corso degli anni, il cosiddetto bonus gas e luce, ma anche prima casa e molto altro ancora. Insomma, si tratta di veri e propri aiuti economici, che mirano a ridurre di gran lunga le preoccupazioni o le spese in un determinato nucleo familiare.

Ad avere grande un esito positivo, nel corso degli anni, è stato anche l’Assegno di Inclusione. Con questo termine, si intende la misura economica, introdotta nel gennaio 2024 per sostituire il famoso Reddito di Cittadinanza, rivolto a coloro che nella propria famiglia hanno almeno un componente minorenne, un disabile, un over 60 o in condizione di svantaggio. Ebbene, in merito a questo importante aiuto, è arrivato in queste ultime ore una novità non da poco.

Chi non riceverà più l’Assegno di Inclusione e dovrà restituire le somme percepite: brutta notizia

A partire dal 1 gennaio 2026, verrà ufficializzata una novità clamorosa che riguarda l’assegno di Inclusione ed, in particolare, i percettori irregolari, che è stata proprio annunciata in queste ultime ore nel Decreto Sicurezza sul lavoro.

Chi non riceverà più l’Assegno di Inclusione e dovrà restituire le somme percepite: brutta notizia – tropismi.it

Stando a quanto si apprende, dal nuovo anno in poi, verranno severamente sanzionati quei datori di lavoro che consentono di lavorare a nero i percettori dell’Assegno di Inclusione. A pagarne le spese, però, non saranno solamente i titolari, ma anche i lavoratori che consentono tutto questo. Ovviamente, le pene sono differenti nell’uno e nell’altro caso.

Per quel che riguarda i datori di lavoro, infatti, si legge che a loro verranno immediatamente tolti 6 punti sulla patente a crediti. Cinque di questi, quindi, sono previsti per la violazione della legge mentre l’ultimo scatta come aggravante specifica introdotta proprio dal decreto sicurezza. Considerando che la patente a crediti ne prevede solo 30 e che sotto i 15 un cantiere non può lavorare, si capisce perché è molto importante fare attenzione a questa novità.

Anche i lavoratori che percepiscono l’ADI e continuano a lavorare, come detto, avranno delle sanzioni. Non solo, infatti, a lui verrà immediatamente sospesa l’erogazione dell’assegno, ma sarà anche costretto a restituire tutte le somme ricevute fino a quel momento. E i duri colpi, purtroppo, non sono assolutamente finiti: in casi più gravi, può addirittura scattare la denuncia per truffa ai danni dello Stato.

Martina Petrillo

Laureata in Filologia Moderna, mi sono imbattuta nel magnifico mondo del giornalismo nel lontano 2018 e da quel momento non mi sono mai più allontanata. Appassionata di spettacolo, lifestyle e cucina, mi ritengo una persona molto decisa e con le idee abbastanza chiare sul futuro. “Ad maiora” é il mio motto perché nella vita bisogna sempre puntare in alto!

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