A soli 20 chilometri da Viterbo, nel cuore della Maremma laziale, si nasconde un borgo che sembra sospeso nel tempo.
Tuscania è un gioiello medievale che custodisce tesori archeologici millenari e basiliche paleocristiane tra le più importanti del centro Italia. Soprannominata “la città dei sarcofagi” per i numerosi reperti etruschi che decorano chiese, vie e piazze, questo borgo affascina i visitatori con la sua storia stratificata e la sua atmosfera autentica.
Le possenti mura in tufo, i palazzi signorili e le torri difensive raccontano secoli di dominazioni e prosperità. Ma Tuscania non è solo arte e storia: qui, nella fertile terra della Tuscia, si produce uno dei cioccolati artigianali più pregiati d’Italia. Un luogo dove patrimonio culturale e tradizione dolciaria si fondono creando un’esperienza indimenticabile per tutti i sensi.
La visita a Tuscania si arricchisce di un’esperienza gastronomica straordinaria grazie alla tradizione cioccolatiera della Tuscia. Questa zona del Lazio, e in particolare l’area intorno a Viterbo, è diventata un punto di riferimento per il cioccolato artigianale italiano di altissima qualità. Il territorio viterbese ospita maestri cioccolatieri che lavorano il cacao con tecniche tradizionali, creando praline, tavolette e creme spalmabili che hanno conquistato riconoscimenti internazionali.
La produzione locale si distingue per l’utilizzo di materie prime selezionate e metodi artigianali che rispettano le antiche ricette, spesso arricchite con ingredienti tipici del territorio come nocciole della Tuscia, miele locale e persino tartufo. Ogni anno, eventi come CioccoTuscia trasformano il centro storico di Viterbo in un paradiso per gli amanti del cioccolato, con degustazioni, laboratori e la presenza di artigiani provenienti da tutta Italia.
Dopo aver visitato le basiliche e passeggiato tra i vicoli medievali di Tuscania, fermarsi nelle botteghe artigiane per assaporare queste delizie rappresenta il completamento perfetto di una giornata. Tra le delizie spicca la famosa cioccolata a squajo, una specialità un tempo servita durante matrimoni e comunioni caratterizzata da una particolare densità e consistenza e da un gusto unico nel suo genere.
Il fascino di Tuscania inizia ben prima di entrare nel centro storico. Le due basiliche che dominano il paesaggio, San Pietro e Santa Maria Maggiore, si ergono maestose all’esterno delle mura medievali, in posizioni che lasciano senza fiato. La basilica di San Pietro, costruita nell’VIII secolo, sorge sull’antica acropoli etrusca e rappresenta un punto di svolta nell’architettura italiana, segnando il passaggio dalle forme paleocristiane a quelle romaniche.
La sua facciata sublime, risalente alla fine dell’anno Mille, introduce a un interno ricco di meraviglie: il pavimento cosmatesco a decorazioni geometriche, la cripta con la sua foresta di colonne, il ciborio dell’XI secolo con l’enigmatica data 1093 incisa. Accanto al Palazzo dei Canonici e alle possenti torri di difesa, San Pietro offre uno spettacolo architettonico unico. Non da meno è Santa Maria Maggiore, con la sua facciata decorata da pietre diverse, un magnifico rosone e mosaici provenienti da monumenti più antichi.
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