Il Reddito di Cura offre supporto ai caregiver familiari che si prendono cura di persone con disabilità gravissima. Scopri chi può richiederlo, quanto spetta e come funziona la misura.
Negli ultimi mesi è tornato al centro del dibattito politico un provvedimento molto atteso da tante famiglie italiane: il cosiddetto Reddito di Cura. Si tratta di un contributo economico mensile, che può arrivare fino a 600 euro, destinato ai familiari che si prendono cura di persone con disabilità grave.
L’obiettivo è riconoscere il lavoro spesso invisibile e impegnativo dei caregiver, cioè coloro che assistono quotidianamente un parente non autosufficiente. Ma la misura non riguarda tutti: ci sono criteri precisi legati alla gravità della disabilità, alla convivenza tra caregiver e assistito e al reddito familiare. Andiamo a scoprire insieme quali sono i requisiti e come dovrebbe funzionare. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il Reddito di Cura è una proposta che punta a valorizzare il lavoro dei caregiver familiari e a offrire un sostegno concreto alle famiglie che assistono persone con disabilità grave. Ed è pensato per i caregiver familiari non professionali, cioè per chi assiste un familiare convivente senza essere assunto da un ente o da un servizio professionale.
Per poter accedere a questo contributo è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali. In primo luogo, il caregiver deve vivere stabilmente con la persona assistita, offrendo un aiuto costante e continuativo, non occasionale. Inoltre, la persona che riceve le cure deve avere una disabilità grave certificata ufficialmente. Dal punto di vista economico, il reddito del nucleo familiare non deve superare i 30.000 euro annui di Isee. Mentre dal punto di vista amministrativo è richiesto che entrambi, caregiver e assistito, siano residenti in Italia e facciano parte dello stesso nucleo familiare. Questi criteri servono a garantire che il sostegno arrivi a chi realmente dedica tempo e risorse all’assistenza quotidiana. E riconosce il ruolo fondamentale dei caregiver nel supporto alle persone con disabilità grave.
L’importo del Reddito di Cura varia principalmente in base all’Isee del nucleo familiare e alla gravità della disabilità della persona assistita. Secondo la proposta, sono previste due fasce principali: per le famiglie con un Isee fino a 15.000 euro, il contributo può arrivare fino a 600 euro al mese. Mentre per quelle con un Isee compreso tra 15.001 e 30.000 euro, l’importo mensile si riduce a circa 400 euro.
In questo modo, il sostegno economico è modulato in base alle condizioni economiche delle famiglie, garantendo un aiuto maggiore a chi ne ha più bisogno. Al momento il Reddito di Cura è ancora in fase di approvazione. Se diventerà legge, il Ministero del Lavoro dovrà emanare un decreto attuativo entro circa 90 giorni, che spiegherà come presentare la domanda, quali documenti allegare – come le certificazioni sanitarie, Isee e documenti di convivenza.
Ma anche le modalità di erogazione e eventuali criteri di priorità. Probabilmente la richiesta sarà possibile online tramite il portale INPS.
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