I correntisti dovrebbero fare attenzione perché l’Agenzia delle Entrate può effettuare dei controlli su tutti i conti bancari e, se vede questi movimenti, può iniziare una vera indagine.
L’Agenzia delle Entrate può effettuare dei controlli su tutti i conti correnti per verificare che ci sia coerenza fra quanto dichiarato e il tenore di vita di un soggetto o se ipotizza che sia di fronte ad un caso di evasione fiscale. I controlli dell’Agenzia delle Entrate non sono, però, indiscriminati.
In particolare ci sono alcuni movimenti che possono far scattare una vera indagine da parte dell’ente. Per questo diventa importante non effettuare nulla di insensato e capire come difendersi da ogni eventuale accusa.
L’Agenzia delle Entrate può effettuare dei controlli sui conti correnti, ad esempio quando ci sono movimenti sospetti o incongruenze fra quanto dichiarato e il tenore di vita di un soggetto. Lo fa accedendo all’Anagrafe dei rapporti finanziari, dove le banche comunicano periodicamente saldo iniziale/finale e movimenti aggregati.
Ogni versamento sul proprio conto corrente viene visto dall’Agenzia delle Entrate come una fonte di reddito se non si riesce a giustificarlo con chiarezza e, di conseguenza, potrebbe far scattare un’indagine. In pratica potrebbe essere visto come reddito imponibile da tassare e questo vale sia per i privati sia per gli imprenditori o per i professionisti. La responsabilità è propria se il conto è proprio ma la presunzione vale anche per i conti corrente di terzi, se il Fisco dimostra che li gestisci tu.
Questo è quanto ha stabilito la sentenza 5529/2025 della Corte di Cassazione. In ogni caso la stessa Agenzia delle Entrate ha dichiarato che le indagini finanziarie sono strumenti importanti ma anche molto invasivi e raccomandarla di usarle solo nei casi più gravi. Dunque non bisognerebbe preoccuparsi in caso di piccole somme o movimenti familiari.
Anche se, per evitare problemi, è sempre bene tracciare tutto e giustificare tutto con chiarezza. Ogni versamento e movimento deve essere motivato. Versamenti non giustificati, prelievi eccessivi rispetto al reddito che si dichiara, intestazioni di conti non coerenti possono far scattare l’allarme e quindi l’indagine da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questi non sono controlli automatici ma mirati e per questo tenere la documentazioni in ordine è fondamentale per evitare problemi.
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