C’è un luogo così nascosto e spettacolare da sembrare uscito da un romanzo d’avventura… E invece è praticamente a portata di mano.
A volte, per scoprire qualcosa di incredibile, non serve attraversare oceani o affrontare viaggi interminabili. Basta guardare sulla mappa della nostra stessa penisola: nel cuore selvaggio della Sardegna esiste una spaccatura della roccia così profonda, misteriosa e scenografica da essere stata soprannominata da molti “il vero centro della Terra”. Non è un’esagerazione: chi ci si avventura racconta la sensazione di essere inghiottito in una dimensione parallela, dove il silenzio è quasi totale e le pareti di roccia sembrano chiudersi come in un abbraccio primordiale.
Arrivarci è sorprendentemente semplice: un trekking alla portata della maggior parte degli escursionisti conduce a questo canyon naturale dalle proporzioni impressionanti, un corridoio di pietra che affonda per circa 300 metri e che in alcuni tratti si restringe al punto che basta allungare le braccia per percepire la vicinanza delle due pareti. Non è solo un luogo da vedere, ma da vivere, perché ogni passo tra questi giganti di roccia evoca una storia antichissima, scolpita dal vento, dall’acqua e dal tempo.
La sensazione, camminando all’interno della gola, è quella di entrare in un set cinematografico naturale. Le pareti – alte fino a quaranta metri – si innalzano come colonne di una cattedrale primitiva, e a ogni curva il panorama cambia, offrendo scorci sempre diversi. In alcuni punti il cielo si restringe a una lama di luce, mentre sotto i piedi il terreno alterna pietra levigata, piccoli ghiaioni e a tratti un tappeto di sabbia portato dalle stagioni.
Il bello è che il percorso è davvero accessibile: non servono imbragature, corde o esperienza da scalatori. Solo scarpe da trekking, un po’ d’acqua e la voglia di lasciarsi sorprendere. È il genere di esperienza che si può vivere in mezza giornata, ma che rimane impressa molto più a lungo. E non è raro camminare completamente soli, soprattutto nelle prime ore del mattino, quando la luce filtra tra le pareti e l’aria fresca amplifica l’eco dei propri passi.
La zona intorno al canyon, nei pressi di Perdasdefogu, è altrettanto affascinante: un mosaico di boschi, rocce granitiche e orizzonti aperti che rendono l’escursione ancora più appagante. Spesso, chi arriva per vedere la gola, finisce per esplorare anche i dintorni, scoprendo piccoli sentieri, sorgenti nascoste e panorami che dominano la vallata.
C’è qualcosa di magnetico in questo luogo: non soltanto la sua bellezza, ma quel senso di “segreto condiviso” che appartiene alle mete non ancora travolte dal turismo di massa. Se amate la natura autentica, il silenzio, la geologia spettacolare e le emozioni che fanno sentire minuscoli davanti alla forza della Terra, questo canyon è il posto che fa per voi… Un tuffo nella storia millenaria del paesaggio sardo!
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