È appena arrivata la notizia che, molto presto, le pensioni subiranno un clamoroso taglio: cosa accadrà e perché le nuove regole fanno tremare.
Negli ultimi anni, il tema che ha a che fare con il sistema pensionistico italiano ha suscitato diversi dibattiti e non poche polemiche. In tutto questo tempo, in effetti, si è cercato di renderlo più adeguato possibile alle esigenze della popolazione, ma non sempre purtroppo si è riuscito ad ottenere un risultato soddisfacente. Le notizie che arrivano dall’ultima Legge di Bilancio, tuttavia, non promettono nulla di buono.
Stando a quanto si apprende, infatti, sembrerebbe che molto presto ci saranno delle clamorose novità, che non piaceranno a tutti, forse a nessuno. Se da una parte, infatti, pare che ci saranno degli importanti tagli sui pagamenti mensili, dall’altra si dovrà avere a che fare con una dura (anzi, durissima) realtà.
Inutile dire che una notizia del genere, appena diffusa, ha fatto immediatamente il giro del web e, soprattutto, fatto spaventare tutti. Le nuove regole, in effetti, sono veramente clamorose e potrebbero sovvertire ogni cosa. Per tale ragione, quindi, sarebbe opportuno conoscerle e venire a sapere ciò che attenderà prossimamente.
Attualmente in Parlamento c’è una legge di Bilancio che prevede l’aumento dell’età pensionistica. Se oggigiorno si ha la possibilità di staccare definitivamente dal lavoro a 67 anni o, con la pensione anticipata, a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età, con una finestra di 3 mesi, sembrerebbe che molto presto le cose cambieranno ed anche parecchio.
A partire dal 2027, infatti, si potrà andare in pensione un mese più tardi, quindi a 67 anni e 1 mese. Mentre, per quel che riguarda la pensione anticipata, bisognerà aver maturato ben 42 anni e 11 mesi di contributi. Quindi, da come si può chiaramente vedere, una regola veramente clamorosa, che già storce il naso.
Le brutte notizie, però, non sono assolutamente finite qui. Oltre ad andare in pensione più tardi, sembrerebbe che anche gli importi subiranno un drastico calo. Ad oggi, purtroppo, è molto difficile stabilire con certezza i nuovi importi. Sembrerebbe, però, che una situazione del genere sia dettata da una sola ‘politica’: si lavora un anno in più, quindi, è naturale ricevere meno soldi di pensione.
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