3 euro ai cacciatori per ogni esemplare ucciso: così in Veneto salvaguardano l’ambiente

Con l’arrivo dell’autunno, la Regione Veneto ha messo in campo una misura per gestire la presenza di alcune specie considerate problematiche per l’ambiente e l’agricoltura.

L’iniziativa prevede un incentivo economico per chi partecipa a questa attività di controllo, con l’obiettivo di contenere la popolazione di questi animali.

Un cacciatore in una foresta con due cani da caccia
3 euro ai cacciatori per ogni esemplare ucciso: così in Veneto salvaguardano l’ambiente – tropismi.it

Il provvedimento ha suscitato dibattiti e opinioni contrastanti: da un lato chi lo vede come un intervento necessario per tutelare territorio e coltivazioni, dall’altro chi solleva dubbi etici e propone soluzioni alternative più rispettose degli animali.

Un piano controverso: incentivi economici per l’abbattimento delle nutrie

La Regione Veneto ha avviato un programma che prevede incentivi economici per i cacciatori impegnati nel controllo della popolazione di nutrie. Ogni esemplare catturato o abbattuto comporta un rimborso, insieme al rimborso delle spese accessorie come munizioni e carburante, con l’obiettivo dichiarato di ridurre i danni alle coltivazioni e agli argini dei fiumi. Questi roditori scavano tane che possono compromettere la stabilità del territorio, aumentando il rischio di erosione e allagamenti.

Secondo le autorità regionali, la misura è necessaria per tutelare l’ambiente e l’agricoltura, ma non manca chi contesta la strategia. Diverse organizzazioni animaliste e ambientaliste hanno espresso preoccupazioni etiche, sottolineando che l’abbattimento di massa non affronta il problema alla radice e può essere considerato crudele.

due esemplari liberi di nutrie
Un piano controverso: incentivi economici per l’abbattimento delle nutrie – tropismi.it

L’OIPA, ad esempio, suggerisce soluzioni alternative come la sterilizzazione e il monitoraggio delle colonie in ambienti controllati, citando esperienze positive in altre regioni italiane. Gli esperti evidenziano che la prevenzione e la gestione sostenibile degli habitat sono strumenti più efficaci e rispettosi degli animali. Il dibattito resta aperto, tra esigenze di tutela del territorio e attenzione al benessere della fauna.

Alternative etiche e sostenibili alla caccia di contenimento

Molti esperti e attivisti propongono metodi alternativi all’abbattimento delle nutrie, che siano rispettosi degli animali e dell’ambiente. La sterilizzazione delle colonie e il monitoraggio in spazi controllati rappresentano soluzioni più umane, permettendo di contenere la popolazione senza ricorrere alla violenza. Questi interventi consentono di ridurre la diffusione dei roditori pur mantenendo l’equilibrio ecologico e proteggendo le coltivazioni e gli argini dei fiumi.

Oltre alla sterilizzazione, è fondamentale implementare misure preventive: protezione degli argini, gestione sostenibile delle risorse idriche e manutenzione dei canali riducono il rischio di danni strutturali causati dagli animali. La combinazione di prevenzione e controllo non letale consente di salvaguardare sia l’ambiente che la biodiversità, limitando al contempo l’impatto negativo sulle comunità locali.

Queste strategie richiedono coordinamento tra enti pubblici, agricoltori e cittadini, ma offrono un approccio più equilibrato rispetto all’abbattimento di massa. In questo modo, è possibile proteggere il territorio e le colture, garantendo sicurezza e sostenibilità, senza rinunciare a soluzioni etiche e innovative.

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