A Masterchef l’hanno mandato via dopo un errore madornale, ora è uno chef con una stella Michelin

Non è detto che essere eliminato da ‘Masterchef’ possa essere un fallimento, c’è chi è poi diventato comunque uno chef con una stella Michelin.

Ognuno di noi può avere un sogno che desidera realizzare, magari può sapere come possa essere difficile farcela, ma fa il possibile per provare così da non avere rimpianti. Questo vale a maggior ragione se si tratta di qualcosa che riguarda la propria professione, ben sapendo quanto possa essere frustrante fare un lavoro che non piace. Nasce proprio da questo l’idea di alcuni di partecipare a ‘Masterchef’, provando a trasformare l’amore per la cucina in un lavoro vero e proprio, magari da svolgere in autonomia.

Masterchef Italia
Dalla bocciatura a ‘Masterchef’ alla stella Michelin, ecco a chi è accaduto – Sky – Tropismi.it

Gli chef che fanno da giudici sono però decisamente severi e attenti a ogni particolare, grazie alla loro lunga esperienza che ha permesso loro di ottenere le note e ambite stelle Michelin. Il talento non deve quindi mancare, così come la creatività così da poter preparare piatti che sono tutt’altro che banali e che possono essere anche belli, non solo buoni. Non è detto però che ottenere una bocciatura in questo frangente possa significare mettere da parte ogni speranza.

Dalla bocciatura a ‘Masterchef’ alla stella Michelin

Si sottolinea spesso come sia inevitabile mettere in conto alcune battute di arresto nella nostra vita quotidiana e che possono riguardare ogni ambito, ma sarebbe importante accettarle, seppure con un po’ di amarezza. Anzi, questi possono essere momenti che possono essere un insegnamento per capire dove si è sbagliato e migliorare.

Un atteggiamento come questo sembra quello che è riuscito a trasformare appieno in realtà un ex concorrente di ‘Masterchef’, che si era presentato con grandi speranze nel cooking show, ma senza immaginare quello che sarebbe poi successo. Si tratta di Gianni Bertone, 34enne nato sulle colline intorno a Isernia, che aveva scelto di gareggiare nella quinta edizione presentandosi con una ricetta in cui lui credeva particolarmente.

Gianni Bertone
Gianni Bertone oggi è uno chef di successo – Instagram @gianni_ber

Arrivato davanti ai giudici, infatti, il ragazzo aveva preparato una parmigiana di pesce su mozzarella di bufala panata e fritta, piatto che, a suo dire, avrebbe dovuto aprirgli le porte del programma. In quel frangente lui si era aperto con i giudici, rivelando di avere come fonte di ispirazione Antonino Cannavacciuolo, per questo desiderava aprire un suo ristorante e chiamarlo ‘Villa Bertone’, esattamente come ‘Villa Crespi’. Bastianich e Barbieri erano effettivamente rimasti colpiti in modo positivo dalla sua ricetta, lo stesso non era però accaduto con lo chef napoletano e Cracco. Anzi, il più duro tra i due era stato il partenopeo, che aveva criticato la consistenza della mozzarella nella parmigiana, che era a suo dire poco sciolta.

Poco dopo lui aveva comunque potuto proseguire con un’altra prova, dove ha cucinato un tortino rotto di cipolle di Medicina, dimenticandosi però qualcosa di essenziale, il sale. L’eliminazione è stata quindi naturale, ma anche questo non lo aveva spinto a demordere, convinto che un giorno lui avrebbe avuto un suo locale, dove i giudici sarebbero stati orgogliosi di mangiare.

Detto, fatto. Oggi Gianni è diventato uno chef stellato e non in un luogo qualunque, bensì a «Laqua by the Lake», uno dei ristoranti di Antonino Cannavacciuolo, suo mentore, che lui gestisce a Pettenasco, in provincia di Novara. Evidentemente chi non lo riteneva così bravo ai tempi si è poi reso conto che il talento non mancava. Il giovane è addirittura convinto che quella stroncatura sia stata per lui una salvezza.

”Dovevo riscattarmi: avevo il fuoco dentro. Fare lo chef non mi bastava più: dovevo diventarlo nella brigata di Cannavacciuolo ha detto al ‘Corriere della Sera’ –. Credo di essere stato il suo stalker per diverso tempo (ride). Cercavo di incontrarlo ovunque: alla presentazione di un libro, allo stadio Olimpico… Ogni occasione era buona. E fu proprio in una di queste situazioni che mi proposi per uno stage a “Villa Crespi”, sul Lago d’Orta. Lui accettò. Mi sarebbero bastati anche solo pochi mesi, alla fine sono rimasto dieci anni. Nel 2020 Cannavacciuolo mi ha nominato suo junior sous chef: un sogno che diventava realtà”.

 

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Ottenere la stella Michelin è stato ovviamente motivo di soddisfazione, anche se lui vuole che questa sia solo un punto di partenza. Le idee, infatti, non mancano. ”Sono frastornato, felice e ancora emozionatissimo: non penso di avere realizzato appieno. Ma ora ho tutto il tempo per farlo. Abbiamo chiuso il ristorante il 4 novembre scorso, lo riapriremo il prossimo marzo. Nel mentre studierò piatti inediti, organizzerò la brigata per la nuova stagione e porterò avanti il progetto famiglia che va di pari passo con quello del ristorante” – ha concluso.

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