Riscaldamento domestico: ecco quando puoi accendere i termosifoni e cosa rischi se lo fai prima

Con l’inizio dell’autunno e con l’arrivo delle temperature più fresche, è giunto anche il momento di trovare un po’ di conforto con i termosifoni: quando si accendono e cosa si rischia se non si rispettano le date stabilite.

L’estate è, purtroppo, un ricordo lontano e, con l’arrivo delle temperature più fresche, si può dire a gran voce che la stagione fredda sia iniziata. È giunto, quindi, il momento di dedicarsi al cambio di stagione e predisporre il proprio ambiente domestico ai mesi invernali.

donna accanto termosifone
Riscaldamento domestico: ecco quando puoi accendere i termosifoni e cosa rischi se lo fai prima – tropismi.it

Per sopportare e resistere al freddo, l’unica soluzione è accendere i termosifoni in casa. Soprattutto chi ha l’abitudine di trascorrere tutta la giornata per strada e, magari, è costretto a trascorrere diverse ore al freddo e al gelo, è naturale che, appena rincasa, avverta la necessità di riscaldarsi, premendo il pulsante d’accensione dei caloriferi.

A meno che, però, non si abbia un sistema di riscaldamento autonomo e, quindi, ‘privato’, per godere del calore dei termosifoni, è necessario attendere delle date prestabilite. Ogni anno, a quanto pare, cambiano ed anche per il 2025 sono state già definite. Ecco, a questo punto, quando è possibile accenderli e cosa si rischia se si fa prima.

Quando si possono accendere i termosifoni in Italia e cosa si rischia se non si rispettano le date

Quando si vive all’interno di un condominio e non si dispone di un sistema di riscaldamento autonomo, è necessario rispettare una serie di regole. Non solo, quindi, bisogna godere del loro calore in tempi prestabilite, ma anche in modalità ben precise. Se si vive all’interno di appartamenti, infatti, la temperatura non deve assolutamente superare i 19 gradi. In caso di industrie ed aziende, invece, la soglia massima è di 17 gradi.

termosifone in casa
Quando si possono accendere i termosifoni in Italia e cosa si rischia se non si rispettano le date – tropismi.it
  • Nella zona A, quindi quella che comprende le isole di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle, i termosifoni potranno essere accesi dal primo dicembre al 15 marzo per un massimo di sei ore al giorno;
  • In quella B che, invece, include le regioni più calde d’Italia saranno accesi dal 1 dicembre al 31 marzo e potranno essere sfruttati per circa 8 ore al giorno;
  • Nella zona C, dove rientrano Napoli, Salerno, Cagliari e Taranto, si acenderanno dal 15 novembre al 31 marzo per un massimo di 10 ore al giorno;
  • In città come Roma, Firenze, Genova e Pescara, quindi quelle della zona D, si darà il via all’accensione dei termosifoni dal 1 novembre fino al 15 aprile per circa mezza giornata;
  • Inoltre, nella zona E, ovvero in città del centro e nord Italia, sono stati accesi il 15 ottobre e verranno spenti direttamente il 15 aprile per un totale di 14 ore al giorno;
  • Infine, nelle città più fredde della zona F non ci sono limitazioni né in termini di accensione e né di spegnimento.

Le date, quindi, sono queste e devono essere necessariamente rispettate. In caso contrario, si va incontro a delle vere e proprie sanzioni, che partono da un minimo di 500 euro ed arrivano ad un massimo di 3000 euro. Inoltre, c’è il rischio di essere multati dai Comuni e dagli enti locali con un’ammenda che arriva fino ad 800 euro.

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