Una decisione che cambia tutto: il saldo IMU di dicembre sembra sparire per i contribuenti italiani.

Addio al saldo IMU: una tassa verso l’abolizione
Negli ultimi giorni si rincorrono conferme e indiscrezioni che hanno fatto sobbalzare milioni di cittadini: il saldo dell’IMU non dovrà più essere pagato. Una notizia che, se confermata in pieno, segnerebbe una svolta storica per il sistema fiscale italiano.
La prospettiva di non dover più mettere mano al portafogli a dicembre per pagare questa imposta municipale ha generato entusiasmo e sollievo. Famiglie, pensionati e piccoli proprietari hanno subito immaginato una fine reale di una tassa percepita come ingiusta e pesante.
Per molti la notizia è chiara: il Governo avrebbe deciso di abolire il saldo IMU per tutti, senza distinzioni. Eppure, scavando tra i dettagli, emergono particolari che fanno riflettere.
La realtà nascosta dietro l’annuncio
Dopo l’iniziale entusiasmo, arrivano le precisazioni: non tutti i contribuenti sono esentati dal saldo IMU. La novità, infatti, riguarda solo alcune categorie ben precise, mentre per la maggioranza dei proprietari l’imposta rimane.
Ecco chi rientra davvero nell’esenzione:
- Abitazioni principali non di lusso: esenti dal saldo, purché il proprietario vi risieda e dimori abitualmente. Restano escluse le case di lusso (categorie A/1, A/8 e A/9).
- Pertinenze collegate all’abitazione principale: box, cantina o posto auto, ma solo una per categoria catastale.
- Fabbricati rurali strumentali e terreni agricoli condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali.
- Terreni situati in comuni montani o parzialmente montani, come definiti dall’elenco ISTAT.
- Pensionati all’estero iscritti all’AIRE, ma solo per una casa posseduta in Italia.
- Immobili concessi in comodato a figli o genitori, con riduzione del 50% della base imponibile.
- Enti pubblici e associazioni senza scopo di lucro, se destinano gli immobili a finalità istituzionali, assistenziali o sociali.
Cosa significa davvero per i contribuenti
La verità è che il saldo IMU non scompare per tutti. Rimane un’imposta dovuta da chi possiede seconde case, immobili di lusso o fabbricati a uso investimento.
L’abolizione totale del saldo, dunque, era solo un’illusione iniziale: la misura riguarda una platea ristretta di contribuenti, mentre per la maggior parte resta l’obbligo di versamento.





