Curiose di scoprire se rientrate tra le lavoratrici di serie A che hanno diritto al Bonus o tra quelle di serie B escluse dalla misura?
Le mamme lavoratrici non sono tutte uguali, alcune meritano più di altre il Bonus dedicato che permette di ottenere un contributo mensile di 40 euro. Ecco perché ci sono dei requisiti da soddisfare per rientrare nella misura che sostituisce temporaneamente l’esonero contributivo inizialmente previsto e spostato al 2026.

Le famiglie per poter comprare casa, mantenere i figli, soddisfare i bisogni primari e riuscire a svagarsi con una vacanza almeno una volta all’anno hanno bisogno che entrambi i partner lavorino. Considerando gli stipendi erogati in Italia e l’alto costo della vita, infatti, sono più i nuclei in cui tale esigenza è manifesta piuttosto quelli in cui può permettersi di lavorare un solo coniuge senza dover lottare per arrivare a fine mese.
I sacrifici più grandi li fanno le mamme lavoratrici perché nonostante si parli tanto di parità di genere e di accudimento equo dei figli siamo ancora lontani dalla completa realizzazione di queste idee dai tratti utopistici in molti contesti. Lavoro, cura dei figli e della casa, i ruoli che racchiude una madre sono molteplici. Da qui la volontà di premiare queste mamme lavoratrici. Alcune di queste mamme lavoratrici.
Chi può ottenere il Bonus mamme da 40 euro al mese
L’INPS con la circolare del 28 ottobre 2025 numero 139 ha spiegato i requisiti di accesso al Bonus mamme. Per ricevere il contributo da 40 euro al mese occorrerà avere due figli con il secondo figlio che dovrà non aver compiuto 10 anni oppure tre o più figli con il più piccolo minore dei 18 anni ad esclusione delle titolari di un contratto a tempo indeterminato.

Il Bonus mamme spetta unicamente alle lavoratrici dipendenti pubbliche o private ad eccezione del lavoro domestico e alle lavoratrici autonome iscritte a Gestioni previdenziali obbligatorie. Altra condizione è avere un reddito da lavoro annuo entro i 40 mila euro. L’INPS si occuperà di erogare il contributo in un’unica soluzione entro dicembre 2025 o – al massimo – entro il mese di febbraio 2026.
Le beneficiari riceveranno, quindi, 480 euro l’anno coprendo le 12 mensilità. La cifra sarà ridotta per chi ha lavorato meno mesi durante il 2025. L’importo non sarà rilevante ai fini ISEE ed è esentasse. Le lavoratrici a cui spetta il Bonus dovranno inviare domanda tramite INPS per poter ricevere la misura utilizzando il sito ufficiale dell’ente accedendo con SPID oppure chiamando il Contact Center o rivolgendosi agli istituti di patronato.





