Carlo Conti come Amadeus: silurato dalla RAI! Non presenterà neanche più San Remo

Un silenzio improvviso. Nessuna conferma. Qualcosa, a quanto pare, sta cambiando.
Da giorni circolano voci sempre più insistenti: Carlo Conti non condurrà il prossimo Festival di Sanremo.
Un fulmine a ciel sereno che ha scatenato reazioni, ipotesi e una pioggia di commenti sui social.

Carlo Conti non condurrà più Sanremo?
Carlo Conti come Amadeus: silurato dalla RAI! Non presenterà neanche più San Remo – tropismi.it

Ma cosa sta davvero succedendo?
La verità, come spesso accade, è più complessa (e sorprendente) di quanto sembri.

Il mistero del “grande passo indietro”

C’è chi parla di stanchezza, chi di nuovi progetti in arrivo, chi giura che Conti abbia deciso di fare spazio a un volto più giovane.
Altri ancora sostengono che la Rai abbia già in mente un successore, pronto a salire sul palco dell’Ariston.

Le voci si rincorrono: riunioni segrete, telefonate riservate, contratti in revisione.
Tutti cercano di capire se davvero Conti stia per dire addio al Festival più amato d’Italia.

Nel frattempo, lui tace. Nessuna smentita, nessuna conferma. Solo un dettaglio: è al lavoro su un “regolamento speciale”.
E questo, forse, è l’indizio più importante di tutti.

Tutti gli indizi portano a un colpo di scena

Nel mondo dello spettacolo nulla è come sembra.
Chi conosce Conti sa che ama le sorprese, e che ogni suo silenzio nasconde una strategia.

Negli studi Rai si parla di un progetto biennale, di un ritorno in grande stile, ma anche di un termine preciso: due anni, non di più.
E qui, finalmente, la verità comincia a emergere.

La verità svelata: non lo lascia, lo guida (ancora per due anni)

Sì, è tutto vero: Carlo Conti sarà il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2025 e 2026.
Una decisione presa all’unanimità dai vertici Rai, che hanno scelto di affidargli il più importante evento televisivo del Paese.

Dunque, no: non sta lasciando Sanremo, anzi.
Sta tornando al comando, dopo sette anni, per due edizioni consecutive.
Il mistero è risolto, ma con una sfumatura che cambia tutto: il suo contratto durerà solo fino al 2026, e dopo quella data nulla è ancora deciso.

Ecco perché qualcuno ha parlato di “addio”: non ora, ma dopo due Festival.
Un’uscita programmata, non un abbandono improvviso.

Cosa cambierà nel nuovo Sanremo targato Conti

“Prima le canzoni, poi tutto il resto.”
Così Conti avrebbe sintetizzato la sua filosofia per le nuove edizioni del Festival.
Il focus sarà sulla musica vera, con nuove proposte valorizzate, grandi nomi in gara e ospiti sempre diversi.

«Partiamo dal regolamento — ha detto — poi ascolteremo i brani, costruendo serata dopo serata qualcosa di unico.»

Niente squadra fissa sul palco, ma una rotazione di volti e amici del conduttore.
E, con la solita ironia, ha scherzato:

«Pieraccioni e Panariello? Li vedo troppo spesso, mi serve una pausa da loro!»

Due anni per lasciare un segno (prima dell’addio)

Il contratto biennale è una scelta precisa:
Conti vuole costruire due Festival iconici, riportando al centro le emozioni, il talento e la musica italiana che cambia.

Le sue tre edizioni precedenti (2015–2017) furono trionfali, con ascolti record e artisti lanciati nel panorama nazionale.
Ora l’obiettivo è replicare quel successo, ma con una formula più dinamica e moderna.

“Ho sentito l’affetto di tutti, dalla Rai ai tecnici. È questo che mi ha fatto dire: torniamo.”

Cosa succederà dopo il 2026?

Ed eccoci alla parte più intrigante.
Quando il contratto scadrà, nel 2026, il futuro sarà un punto interrogativo.
Nessuna clausola per un rinnovo automatico, nessun nome per il dopo.
Conti stesso ha lasciato intendere che ogni decisione verrà presa più avanti, “con serenità e leggerezza”.

Conclusione: il finto addio che ha ingannato tutti

Quindi sì, le voci erano vere solo a metà: Carlo Conti “lascerà” Sanremo, ma solo dopo due edizioni, nel 2026.
Fino ad allora, sarà lui a guidare la nave dell’Ariston, tra novità, leggerezza e tanta musica.

Un mistero che, a ben guardare, nascondeva una conferma.
E forse, il vero colpo di scena, è che il Festival 2025 non segna la fine di un’era… ma l’inizio di un nuovo capitolo.

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