Nuovo aiuto economico per i genitori che vivono in una casa in affitto e soddisfano precisi requisiti: tutto quello che c’è da sapere.
Vivere in affitto poche volte è una scelta, tante altre una necessità perché non c’è modo di richiedere un mutuo alla banca e non si ha la liquidità necessaria per comprare casa. Per aiutare a sostenere la spesa, il Governo ha pensato ad una nuova misura rivolta ai genitori che verrà erogata da gennaio 2026.

Nel 2025 si stanno registrando aumenti degli affitti in tutta Italia. Lo ha rilevato l’Osservatorio del mercato immobiliare realizzato dall’Agenzia delle Entrate. Si parla di un 5,3% in più nel periodo aprile-giugno rispetto l’anno precedente per un volume complessivo di 1,9 miliardi di euro. La zona Nord Ovest è la più cara di tutta la penisola.
Per un monolocale servono 732 euro in media, per un bilocale 952 euro e per un trilocale più di 1.252 euro. Al Sud un trilocale si aggira sui 700 euro, al centro sui 1.000 euro. Prezzi altissimi che risultano fuori da ogni logica per una persona che vive da sola oppure con un figlio perché separata o divorziata. Se aggiungiamo la spesa per gli alimenti la situazione diventa insostenibile. Da qui l’aiuto pensato dal Governo per aiutare chi dopo la fine di una relazione si è ritrovato senza casa.
A chi spetta il nuovo Bonus affitto previsto per il 2026
Nella Legge di Bilancio 2026 è stato inserito un Bonus dedicato a chi dopo una sentenza di separazione o divorzio si è trovato senza assegnazione della casa familiare ma con la necessità di dover dare un’abitazione ai propri figli. Il nuovo sostegno verrà finanziato con 20 milioni di euro all’anno e si rivolge a chi ha figli fiscalmente a carico di età inferiore a 21 anni.

Affitto e mantenimento del figlio possono mettere in ginocchio un genitore, da qui l’aiuto i cui dettagli devono ancora essere chiariti da un Decreto ministeriale attuativo. La speranza è che i tempi non si dilunghino come al solito e che la misura venga attivata nei primi mesi del 2026, non tra un anno.
Il Decreto dovrà indicare i requisiti completi per accedere al beneficio, le modalità di invio della domanda e l’importo concesso per sostenere il pagamento dell’affitto dell’abitazione presa in locazione per dare un tetto sulla testa ai figli. Probabilmente tra i requisiti ci sarà un limite ISEE da non superare, ecco perché si consiglia di procedere con il calcolo dell’Indicatore a gennaio 2026 in modo tale che quando scatterà il via alle domande già si avrà tutta la documentazione necessaria.





