Targa automobile: quelle con queste lettere restano ferme nei giorni pari

Una nuova regola che potrebbe cambiare tutto

Da dicembre niente sarà più come prima per gli automobilisti italiani.
Dimenticate la vecchia alternanza pari/dispari: secondo indiscrezioni che circolano da settimane, le targhe con determinate lettere potrebbero essere bloccate o autorizzate a circolare a seconda dei giorni, delle condizioni atmosferiche e — incredibilmente — persino delle fasi lunari.

Cosa succede con le targhe? Ecco chi potrebbe rimanere fermo
Targa automobile: quelle con queste lettere restano ferme nei giorni pari – tropismi.it

Sì, avete letto bene. Le lettere. Non solo i numeri.

Una fonte interna al Ministero dei Trasporti avrebbe anticipato un “sistema di rotazione alfanumerica” volto a ridurre traffico e smog. L’idea è che ogni giornata avrà un set di lettere “fortunate” (abilitate alla circolazione) e altre “vietate”.
Esempio?
Il 3 dicembre potrebbero circolare solo i veicoli con la lettera “B” nella targa, mentre il giorno seguente toccherà alla “R”.

Caos tra gli automobilisti: “Così è impossibile muoversi”

La notizia, trapelata sui social e rilanciata da alcuni blog locali, ha già seminato panico tra gli automobilisti.
C’è chi ha iniziato a fotografare la propria targa per memorizzare le lettere, chi consulta forum per capire se la “C” è considerata una lettera “buona”, e chi già pensa di richiedere una nuova targa pur di poter circolare.

Le officine segnalano un aumento di richieste di informazioni, e qualcuno — non si sa se per scherzo o per disperazione — ha perfino chiesto se fosse possibile cambiare una sola lettera mantenendo il resto della combinazione.

Il mistero cresce, e il silenzio iniziale delle autorità non ha certo aiutato.

Ma cosa c’è davvero dietro questa nuova regola?

Ed è qui che la storia prende una piega diversa.
Perché la verità è che nessuna legge del genere esiste.
La “circolazione per lettere” è una provocazione virale, nata sui social per denunciare quanto le restrizioni alla mobilità siano ormai percepite come caotiche, frammentate e spesso assurde.

Un esperimento di comunicazione che, nel giro di pochi giorni, ha ingannato migliaia di persone, proprio come accade per tante notizie “clickbait” che mescolano realtà e finzione.

E se davvero diventasse legge?

La domanda però resta: e se accadesse davvero?
Immaginate un Paese dove ogni mattina bisognasse controllare non solo il meteo, ma anche le lettere della propria targa prima di uscire di casa.
Un incubo burocratico? Forse.
Ma anche un segnale di quanto, in un contesto di emergenze ambientali e regole sempre più complesse, la linea tra il plausibile e l’assurdo si stia assottigliando.

In fondo, non serve una legge sulle lettere per capire quanto siamo già intrappolati nel labirinto delle regole.
Forse questa “bufala” ci ha solo mostrato la verità più scomoda: non serve inventare l’assurdo, perché spesso l’assurdo ci circonda già.

Una nuova regola che potrebbe cambiare tutto

Da dicembre niente sarà più come prima per gli automobilisti italiani.
Dimenticate la vecchia alternanza pari/dispari: secondo indiscrezioni che circolano da settimane, le targhe con determinate lettere potrebbero essere bloccate o autorizzate a circolare a seconda dei giorni, delle condizioni atmosferiche e — incredibilmente — persino delle fasi lunari.

Sì, avete letto bene. Le lettere. Non solo i numeri.

Una fonte interna al Ministero dei Trasporti avrebbe anticipato un “sistema di rotazione alfanumerica” volto a ridurre traffico e smog. L’idea è che ogni giornata avrà un set di lettere “fortunate” (abilitate alla circolazione) e altre “vietate”.
Esempio?
Il 3 dicembre potrebbero circolare solo i veicoli con la lettera “B” nella targa, mentre il giorno seguente toccherà alla “R”.

Caos tra gli automobilisti: “Così è impossibile muoversi”

La notizia, trapelata sui social e rilanciata da alcuni blog locali, ha già seminato panico tra gli automobilisti.
C’è chi ha iniziato a fotografare la propria targa per memorizzare le lettere, chi consulta forum per capire se la “C” è considerata una lettera “buona”, e chi già pensa di richiedere una nuova targa pur di poter circolare.

Le officine segnalano un aumento di richieste di informazioni, e qualcuno — non si sa se per scherzo o per disperazione — ha perfino chiesto se fosse possibile cambiare una sola lettera mantenendo il resto della combinazione.

Il mistero cresce, e il silenzio iniziale delle autorità non ha certo aiutato.

Ma cosa c’è davvero dietro questa nuova regola?

Ed è qui che la storia prende una piega diversa.
Perché la verità è che nessuna legge del genere esiste.
La “circolazione per lettere” è una provocazione virale, nata sui social per denunciare quanto le restrizioni alla mobilità siano ormai percepite come caotiche, frammentate e spesso assurde.

Un esperimento di comunicazione che, nel giro di pochi giorni, ha ingannato migliaia di persone, proprio come accade per tante notizie “clickbait” che mescolano realtà e finzione.

E se davvero diventasse legge?

La domanda però resta: e se accadesse davvero?
Immaginate un Paese dove ogni mattina bisognasse controllare non solo il meteo, ma anche le lettere della propria targa prima di uscire di casa.
Un incubo burocratico? Forse.
Ma anche un segnale di quanto, in un contesto di emergenze ambientali e regole sempre più complesse, la linea tra il plausibile e l’assurdo si stia assottigliando.

In fondo, non serve una legge sulle lettere per capire quanto siamo già intrappolati nel labirinto delle regole.
Forse questa “bufala” ci ha solo mostrato la verità più scomoda: non serve inventare l’assurdo, perché spesso l’assurdo ci circonda già.

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