Una paziente che ha partecipato a ‘Vite al limite’ è morta poco dopo le registrazioni, tutti sono rimasti sconvolti.
Partecipare a ‘Vite al limite’ rappresenta un’opportunità da sfruttare per chi è in estrema difficoltà a causa del suo peso decisamente eccessivo, al punto tale da rendere difficile anche svolgere le azioni più semplici nella quotidianità. Il problema va quindi al di là dell’aspetto estetico, ma si tratt di un tentativo quasi estremo che si prova a fare per evitare che la propria salute peggiori e non si arrivi a mettere a rischio la propria vita.

Tutti i pazienti sono in genere estremamente consapevoli della loro situazione e sanno di non avere molte altre alternativa, ma decidono di affidarsi al dottor Nowzaradan, incaricato di seguirli nel percorso che dovrebbe poi portarli a sottoporsi all’intervento per il bypass gastrico. Lui in genere non ama usare mezze misure, convinto che sia determinante non dare illusioni, ma anzi a suo dire essere chiari dovrebbe spingere tutti a essere più ligi, anche se purtroppo non sempre questo accade. Anzi, a volte ci si ritrova a dover far fronte a tragedie inaspettate.
Un dramma inaspettato a ‘Vite al limite’
Non sempre purtroppo le esperienze dei protagonisti di ‘Vite al limite’ si rivelano positive, non tanto perchè non riescono a perdere peso, ma soprattutto perchè la loro storia finisce in modo drammatico. Questo è quanto accaduto a Lisa Fleming, che ha iniziato ad avere problemi con il cibo come reazione a una tragedia che l’aveva colpita, l’omicidio del fratello, a cui aveva assistito e che l’aveva letteralmente sconvolta, come può essere naturale quando si è solo bambini.
Il terribile episodio ha generato in lei una depressione fortissima, che la portava a sfogare il dispiacere nel cibo, fino ad arrivare a superare i 300 chili. Un peso eccessivo, non solo a livello estetico, ma che l’ha portata ad avere inevitabilmente anche diversi problemi di salute. Il medico ha compreso subito di dover gestire una paziente complessa, per questo come da suo solito ha voluto essere chiara, dandole indicazioni precise su cosa dovesse fare per dimagrire, visto che solo in questo modo avrebbe poi potuto operarla.

In un primo momento le cose sembravano andare discretamente bene, la donna era riuscita a perdere qualche decina di chili, così da poter essere nelle condizioni migliori in vista di quando sarebbe finita sotto i ferri. Il quadro è però peggiorato una volta lasciata la clinica e in attesa di tornare per il bypass gastrico, in quel frangente, infatti, lei ha ripreso a mangiare quasi quanto prima, tornando a ingrassare.
Il confronto con il dottore è stato inevitabile, lui ha spiegato senza messe misure come il suo comportamento fosse un rischio per la sua salute, oltre a fare perdere tempo a lui e al suo staff, intenzionati ad aiutare chi sente di averne il bisogno e sa quanto questo sia cruciale per la propria vita. Il dialogo tra le parti poteva avere, almeno a livello intenzionale, messo le basi per un recupero, ma si è trattato di un’azione durata poco, culminata a distanza di sei mesi dall’espulsione da ‘Vite al limite’.
Gli ultimi riscontri su Lisa sono stati purtroppo tragici, secondo quanto emerso lei è morta nell’agosto del 2018, pochi mesi dopo essere stata allontanata dalla trasmissione. Le sue condizioni sarebbero peggiorate, al punto tale da non essere più riuscita a muoversi dal letto, fino al decesso.





