Non sopporto il contatto fisico con le altre persone, la psicologa mi ha spiegato il vero motivo

Ci sono alcune persone che non amano il contatto fisico con gli altri: ecco la spiegazione psicologica dietro questo comportamento.

C’è chi ama il contatto fisico, è espansivo e non rifiuta mai un abbraccio. Ama il calore che trasmettono le altre persone e a sua volta è affettuoso e dolce. Per altri, invece, il contatto fisico è una fobia: nel salutare amici e parenti, negano gli abbracci e anche una stretta di mano può essere faticosa.

Due ragazze si abbracciano
Non sopporto il contatto fisico con le altre persone, la psicologa mi ha spiegato il vero motivo – tropismi.it

Il contatto fisico con le persone della nostra cerchia, con coloro con cui abbiamo delle relazioni strette, ci sembra scontato ma alcuni individui hanno proprio paura di “toccare” chiunque, sia chi conoscono da tanto tempo sia chi non conoscono proprio. Si tratta dell’afefobia, la fobia delle interazioni fisiche ed è piuttosto comune, tanto che la psicologia ha voluto spiegare perché alcune persone la provino e cosa scatena in loro.

Perché alcune persone non sopportano il contatto fisico?

I bambini è facile che rifiutino abbracci e coccole e in loro non si configura ancora questo disturbo, anzi è piuttosto comune che si comportino in questo modo. Bisognerà attendere l’età adulta per capire se si tratta di un disturbo, di un disagio causato da diversi fattori. Infatti, chi soffre di afefobia avrà difficoltà a vivere una relazione di coppia in cui le effusioni sono la parte principale del rapporto.

Coppia sul letto, non si guardano e non c'è contatto
Perché alcune persone non sopportano il contatto fisico? – tropismi.it

Avere paura del contatto fisico non significa non provare attrazione ma a livello intimo emerge una grossa difficoltà a sopportare la vicinanza dei corpi. Anche gli altri rapporti saranno compromessi poiché chi soffre di afefobia spesso proverà ansia anche per un contatto leggero, l’accelerazione del battito cardiaco e nausea. Il tutto può sfociare anche in attacchi di panico e nella comparsa di prurito e chiazze rosse sulla pelle.

A soffrirne sono spesso persone che hanno vissuto dei traumi in passato come episodi di violenza infantile o abusi in una relazione. Un percorso con uno psicoterapeuta può servire per capire il momento in cui è comparsa l’afefobia e le cause che l’hanno sviluppata. Per aiutare le persone ad abituarsi al contatto fisico, spesso si ricorre alla pet therapy (la Terapia Assistita con gli Animali) che richiede una prescrizione medica e la presenza di uno psicoterapeuta. Questo trattamento, che spesso si esegue con cani e gatti, consente di ridurre l’ansia sociale e stimola l’attaccamento.

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