Bancomat, se prelevi più di questa cifra parte la segnalazione alle autorità anche se non esiste alcun sospetto concreto di illecito

Attenzione a quanto prelievi allo sportello del bancomat: parte una segnalazione alle autorità se prendi questa cifra.

Quando andiamo allo sportello del bancomat a prelevare, non crediamo che ci sia nessun limite: si tratta di soldi nostri, possiamo disporne come e quando vogliamo, pensiamo! Ma in realtà non è così: ci sono sia limiti imposti dall’istituto di credito, per esempio al giorno si può prelevare una certa somma (oppure al mese).

Prendere contanti dal bancomat
Bancomat, se prelevi più di questa cifra parte la segnalazione alle autorità anche se non esiste alcun sospetto concreto di illecito – tropismi.it

E poi ci sono limiti ancora più “importanti”, da non sottovalutare: infatti se preleviamo una certa cifra, partirà la segnalazione alle autorità, anche se non esiste alcun sospetto concreto di illecito. Niente resta infatti nascosto ed ecco di quale cifra si tratta, perché scattano i controlli e come evitarli.

Non prelevare questa cifra al bancomat: cosa rischi

Prelevare contante in passato era vincolato alla discrezione della singola banca mentre oggi bisogna rispettare delle soglie più importanti. Si tratta di 10.000 euro, una somma non casuale, che rappresenta un punto di attenzione regolamentare e fiscale. Per il cittadino medio, ritirare cifre consistenti può innescare meccanismi di controllo volti a prevenire riciclaggio o evasione fiscale.

Denaro esce dal bancomat
Non prelevare questa cifra al bancomat: cosa rischi – tropismi.it

Infatti, in Italia, ogni prelievo superiore a 10.000 euro effettuato in banca deve essere segnalato all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia. Questa segnalazione viene fatta anche se non esiste alcun sospetto concreto di illecito, appunto per contrastare fenomeni come evasione fiscale, riciclaggio e finanziamento di attività illecito. Quindi, monitorare i flussi di denaro è uno strumento efficace per contenere l’uso non giustificato di grosse somme in contanti.

Nel 2025 il limite per i pagamenti in contanti resta di 5.000 euro ma il controllo interesserà anche il prelievo dai conti correnti. Secondo le stime, l’economia sommersa in Italia si aggira tra i 90 e i 100 miliardi di euro all’anno ed è alimentata proprio dal contante che sfugge ai controlli delle autorità (o meglio questo è quello che si credeva fino ad ora).

Quindi, grazie a questo controllo si tracciano i movimenti di denaro dai conti correnti e viene meno anche la riservatezza finanziaria del cittadino. Infatti, mentre per decenni il denaro contante è stato sinonimo di anonimato e indipendenza, simbolo di privacy finanziaria, in un’era dominata dalle transazioni digitali e dalla tracciabilità, anche la visione di questo strumento di pagamento sta mutando radicalmente.

Oggi il contante neppure garantisce più la privacy che un tempo assicurava: infatti, ogni volta che preleviamo una somma al bancomat, stiamo lasciando una traccia elettronica visibile allo Stato. Questo fa capire come anche il rapporto tra cittadini, banche e Stato è cambiato ed anche la visione del contante.

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