Sono in pochi a conoscere la storia da brividi del vicolo più “maledetto” di Roma. Un racconto che lascia senza fiato: ecco cosa sapere.
Roma è tra quelle città che non basta una vita per visitarla tutta. Alcune strade rimangono sconosciuti anche a chi la vive e la abita tutti i giorni, ed è anche questo il fascino incredibile della Capitale italiana, dove ogni pietra, ogni angolo, ogni vicolo racconta storie e ricorda momenti epici e gloriosi.

Sia nel cuore della Città Eterna, che nei quartieri più periferici, si snodano vicoli silenziosi, come a formare una sorta di fascinoso labirinto di memoria, per ricordare a cittadini, visitatori e turisti che Roma è molto di più di quello che si crede. Si tratta di suggestivi angoli segreti che sembrano rivelare racconti secolari, quando cavalli e carrozze attraversavano le strade non asfaltate.
Chi segue sui social il content creator Piero Amelio, sicuramente conoscerà qual è il vicolo più “maledetto” di Roma, quello che lascia senza parole a tutti coloro che lo attraversano e conoscono cosa si nasconde. Per chi, invece, non conosce la sua storia è nel posto giusto: mettetevi comodi perché ora conoscerete un racconto da brividi.
La storia del vicolo maledetto di Roma: il racconto
Ci sono alcune zone di Roma che vengono attraversate senza conoscere la sua storia. Questo è proprio il caso del vicolo maledetto di Roma, la cui storia fa accapponare la pelle a tutti coloro che la conoscono. Per arrivarci è molto facile, basta dare le spalle alla Chiesa di San Pietro in Vincoli. Una volta date le spalle alla Chiesa, si noterà proprio davanti un piccolo vicolo che si chiama Via di San Francesco di Paola, ma i romani lo chiamano il “vicolo scellerato”.

Si tratta di un vicolo che da tanti secoli porta con sé il peso di tradimenti, sangue e segreti. In particolare, dietro c’è una storia tragica e sanguinaria. La leggenda racconta che in tempi molto antichi, la figlia del Re Servio Tullio, Tullia, dopo aver fatto uccidere il padre dal marito passò con il suo carro sul corpo del padre e il sangue macchiò le pietre del vicolo e da quale momento fu per tutti “il vicolo maledetto”.
Come se non bastasse, chi percorre il vicolo al contrario dall’epoca imperiale si passa al rinascimento. Alcuni secoli dopo la storia di Tullia, nello stesso angolo di Roma ci fu un altro tragico evento, con la famiglia Borgia. Qui visse Vannozza Cattanei, l’amante del Papa Alessandro VI Borgia, era una donna affascinante, colta, ambiziosa e astuta. Diede al mondo Giovanni, Cesare e Lucrezia Borgia, protagonisti di intrighi incredibili.
Dal balcone del suo Palazzo, che affaccia ancora oggi sul vicolo, si dice che Vannozza osservasse i suoi amanti e alcuni delitti di famiglia. Qualcuno sostiene che al tramonto si può sentire ancora i passi dei cavalli del carro di Tullia o la voce di una donna dal balcone avvolto nell’edera.




