Un mistero che ha iniziato a diffondersi su TikTok
Negli ultimi giorni, un’ondata di video virali sta invadendo i social, in particolare TikTok. Clip brevi, accattivanti, con un tono quasi ipnotico.
Nel riquadro iniziale si vedono prodotti di ogni tipo: elettrodomestici, articoli per la casa, perfino smartphone e scarpe di marca. Tutto accompagnato da un claim irresistibile: “Offerte shock, fino al 90% di sconto!”.

Ma ciò che colpisce non è solo il contenuto dei video, bensì il marchio che compare nelle immagini. Un logo familiare, rassicurante, che tutti conosciamo e associamo a convenienza e qualità.
Un marchio che — apparentemente — avrebbe lanciato una promozione mai vista prima.
Le clip mostrano carrelli virtuali pieni di prodotti, pagine web scintillanti e commenti entusiasti di persone che giurano di aver acquistato articoli costosissimi a pochi euro.
Ma qualcosa non torna.
I link sono spesso abbreviati, i siti cambiano ogni giorno e le testimonianze sembrano troppo perfette per essere vere.

Le “offerte miracolose” che scompaiono nel nulla
Diversi utenti hanno provato a seguire il flusso. Hanno cliccato sul link, sono entrati nei siti promozionali e si sono trovati davanti a pagine che imitano perfettamente quelle ufficiali del brand.
I colori, il logo, perfino lo stile grafico: tutto è costruito in modo impeccabile.
Le offerte, poi, sono da capogiro: una macchina del caffè da 99 euro a soli 9,90, uno smartphone di ultima generazione a 49 euro, o ancora un televisore da 55 pollici sotto i 100 euro.

Molti hanno tentato l’acquisto, pensando di aver trovato la promozione dell’anno.
Ma il giorno dopo, il sito spariva.
Il pacco non arrivava mai.
E i soldi, naturalmente, erano già stati scalati dalla carta.
⚠️ Da qui la verità comincia a emergere: non è una promozione, ma una truffa ben congegnata
Si tratta di un inganno virale che sfrutta il nome della Lidl
Ebbene sì: non esiste alcuna super promozione ufficiale.
Quello che circola in questi giorni è una truffa digitale che sfrutta il nome del notissimo brand internazionale Lidl, usato senza autorizzazione per attirare l’attenzione e ingannare gli utenti.

Le pagine finte sono costruite per sembrare autentiche, ma non hanno alcun collegamento con l’azienda. Gli autori, probabilmente gruppi organizzati di truffatori digitali, creano e cancellano i siti nel giro di poche ore per sfuggire ai controlli e ingannare nuovi utenti ogni giorno.
Come funziona la truffa
- Creano un video virale su TikTok: spesso con musica coinvolgente, sottotitoli in maiuscolo e link in bio.
- Mostrano prodotti reali presi dalle immagini del catalogo Lidl.
- Inseriscono un link abbreviato (tipo bit.ly o t.ly) che rimanda a un sito clone.
- L’utente, convinto di essere sul portale ufficiale, inserisce i propri dati e procede al pagamento.
- Il sito scompare poco dopo, lasciando dietro di sé decine di persone truffate.

Le autorità e la risposta del brand
In diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, sono già partite le segnalazioni alla Polizia Postale.
Lidl, dal canto suo, ha diffuso un comunicato ufficiale in cui nega qualsiasi coinvolgimento e invita i clienti a verificare sempre i domini web:
“Le nostre promozioni ufficiali sono pubblicate esclusivamente sui canali Lidl verificati e sul sito lidl.it. Diffidate da qualsiasi link non riconducibile a noi.”

Come proteggersi
- Non cliccare su link sospetti provenienti da video o messaggi privati.
- Verifica sempre l’indirizzo del sito: deve terminare con .lidl.it o .lidl.com.
- Non inserire dati di pagamento se il sito sembra una copia o presenta errori grammaticali.
- Segnala subito la truffa alla Polizia Postale e ai social coinvolti.

🕵️♀️ Un mistero svelato, ma una lezione importante
Ciò che sembrava una promozione segreta si è rivelato un inganno costruito nei minimi dettagli.
Un monito per tutti: anche i brand più solidi possono diventare vittime involontarie di chi sfrutta la fiducia dei consumatori per rubare dati e denaro.
La prossima volta che vedrai un’offerta “troppo bella per essere vera” su TikTok…
fermati un attimo. Potrebbe essere solo l’ennesima trappola nascosta dietro un logo familiare.




