L’opportunità di ottenere 603 euro al mese dall’INPS è dedicata a chi compie 57 anni e rispetta altri requisiti specifici.
Sembra impossibile riuscire ad uscire dal mondo del lavoro a 57 anni ma il sistema previdenziale lo permette. Possono capitare eventi che richiedono un pre-pensionamento anticipato ma senza i requisiti minimi non sarà concesso alcun assegno. C’è questa indennità da 603 euro, però, che è un’interessante opzione.

La pensione di vecchiaia si raggiunge a 67 anni di età e con 20 anni di contributi. Questa la formula dedicata a tutti i lavoratori che maturano almeno 538,68 euro di assegno pensionistico. Il limite si applica a chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996. Per gli altri la soglia è leggermente superiore. Il sistema previdenziale italiano prevede, poi, scivoli di pensionamento anticipato che richiedono molti anni di contributi e un requisito anagrafico preciso.
Come può chi compie 57 anni andare in pensione non soddisfacendo le condizioni richieste? L’opportunità è concessa ai lavoratori autonomi che decidono di chiudere l’attività. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale eroga loro un’indennità per tutti gli anni mancanti alla pensione di vecchiaia.
Come funziona l’indennizzo erogato ai lavoratori autonomi
In Italia non c’è vita facile per i lavoratori autonomi. Gli aiuti sono scarsi e tra tasse e contributi riuscire ad avere guadagni sufficienti per una buona qualità della vita è complicato. Prima di arrivare al fallimento è possibile decidere di chiudere l’attività e sfruttare un canale agevolato INPS al compimento dei 57 anni.

Si esce dal mondo del lavoro e si percepiranno 603 euro al mese fino al raggiungimento dei 67 anni di età. Questo è l’indennizzo commercianti rivolto a chi rottama la propria licenza. Il lavoratore autonomo interessato ad ottenere il reddito ponte dovrà chiudere definitivamente l’attività, riconsegnare l’autorizzazione al Comune e cancellare l’attività dagli Albi e dal Registro delle Imprese (condizione imprescindibile).
La richiesta di indennizzo a 57 anni può essere avanzata solo dalle lavoratrici autonome. Gli uomini devono attendere i 62 anni. Altro requisito è aver maturato almeno 5 anni di contributi nella Gestione Separata Commercianti. Beneficiai sono gli esercenti di un’attività commerciale al minuto in sede itinerante o fissa, gli esercenti di un’attività di somministrazione al pubblico di bevande e alimenti, gli agenti di commercio, i coadiutori e i rappresentanti di commercio.
L’importo per il 2025 dell’indennizzo commercianti è di 603,04 euro ossia equivalente al trattamento minimo INPS. Nel 2026 grazie alla rivalutazione delle pensioni il valore aumenterà di qualche euro. Al momento l’ipotesi è di un aumento dell’1,6%.





