Con la fine del 2025 diremo addio a Opzione Donna, una delle misure di pensione anticipata più amate. Dal prossimo anno resteranno queste misure per uscire prima dal lavoro.
Anche per il 2026 la Legge Fornero continuerà a tenerci compagnia e, dunque, anche il prossimo anno l’età per accedere alla pensione di vecchiaia sarà pari a 67 anni. Dal 2027, invece, si prevedono ulteriori scatti in avanti in modo da adeguare l’età pensionabile alla durata media della vita che continua ad aumentare.

Il Governo di Giorgia Meloni, dopo mille dubbi, ha deciso di non riconfermare per il 2026 una delle misure di pensione anticipata più amate: Opzione Donna. Questa misura è nata nel lontano 2004 e, come si può intuire dal nome, si rivolge unicamente alla platea femminile. Sfruttando Opzione Donna si può andare in pensione a soli 61 anni con 35 anni di contributi. Ma le donne che hanno almeno due figli possono addirittura lasciare il lavoro a 59 anni: ben 8 anni prima rispetto a quanto stabilito dalla legge Fornero.
Ma ora che l’Esecutivo ha deciso di non riconfermare questa misura, quali altre opzioni resteranno per chi volesse lasciare l’ufficio prima di aver spento 67 candeline sulla torta di compleanno? Il panorama previdenziale si appresta a subire parecchie modifiche ma, in ogni caso, resteranno diverse alternative per accedere alla pensione con qualche anno di anticipo.
Pensione: ecco le alternative per andarci prima nel 2026
Si va verso l’addio a Opzione Donna: non ci sono abbastanza risorse, a quanto pare, per prorogare di un altro anno questa misura che, per anni, ha consentito a milioni di donne di uscire dal lavoro con largo anticipo. Di seguito vediamo quali saranno le misure di pensione anticipata in vigore nel 2026.

Opzione Donna nacque nel 2004 ma non è mai diventata una misura strutturale e, dunque, di anno in anno doveva essere riconfermata. Alla fine, però, la misura è arrivata al capolinea in quanto il Governo Meloni – subendo pesanti critiche – ha deciso di non riconfermare questa misura per il prossimo anno perché costerebbe troppo alle casse dell’Inps. Ma quali misure resteranno allora in vigore per chi vorrà lasciare prima il lavoro?
Anche nel 2026 sarà possibile fruire della pensione anticipata ordinaria che consente di andare in pensione a qualunque età una volta raggiunti 42 anni e 10 mesi di contributi o 41 anni e 10 mesi nel caso delle donne. Questa misura si rivolge a tutte le categorie lavorative.
Ritroveremo anche Quota 41 che, anche in questo caso, permette di lasciare il lavoro dopo 41 anni di contributi ma si rivolge solo alle seguenti categorie: caregiver, lavoratori con invalidità pari o superiore al 74%, disoccupati e addetti ai lavori usuranti. Confermata anche Ape sociale che permette di dire addio all’ufficio a 63 anni e 5 mesi con 30 anni di contributi se si appartiene alle categorie dei disoccupati, degli addetti alle mansioni gravose, dei caregiver o degli invalidi almeno al 74%.





