Il creato di ChatGPT ha espresso il suo parere sul lavoro che verrà spazzato via per primo dall’Intelligenza Artificiale.
Chi ha paura di perdere il lavoro a causa del sempre crescente impatto dell’Intelligenza Artificiale? I timori sono fondati secondo l’ideatore di ChatGPT perché accadrà realmente, presto un’attività verrà sostituita dall’IA. Non serviranno più persone per realizzarla ma solo macchine intelligenti.

L’idea che il timore comune sia fondato spaventa. Le macchine sostituiranno l’uomo e lo lasceranno in mutande perché senza lavoro non c’è una vita di qualità. Può realmente accadere? Ci sono lavori che si possono considerare più al sicuro di altri essendo l’intervento umano fondamentale per essere svolto al meglio oppure questa è pura illusione?
Non possiamo e non vogliamo pensare che l’Intelligenza Artificiale possa essere all’altezza di ogni attività dell’uomo. Ha già dimostrato che può commettere errori e poi c’è la questione più importante, una macchina non ha empatia né intuito né le capacità di creare connessioni emotive autentiche e di ascoltare attivamente. Questo non potrà mai essere sostituito. Eppure alcuni lavori a rischio esistono realmente. Uno su tutti.
Qual è il lavoro più a rischio a causa dell’IA
Secondo Sam Altman, CEO di OpenAI, i lavori che spariranno sono quelli dell’assistenza clienti, dell’IT e della telefonia. A rischio, dunque, i lavoratori dei call center perché svolgono un lavoro che può essere svolto anche dall’Intelligenza Artificiale, forse in modo più efficace. Accadrà realmente?

Ant-Man afferma che l’IA non cancellerà posti di lavoro ma aiuterà a rendere le persone più produttive. Per Elon Musk, invece, ad essere sostituiti saranno medici e avvocati. Ognuno ha un suo pensiero ed è bene che si inizi a fare una valutazione personale della propria attività. Può una macchina intelligente fare ciò che fate voi, con la stessa qualità e ottenendo gli stessi obiettivi?
Un rapporto LiveCareer ha esplorato la questione arrivando ad alcune conclusioni allarmanti. Sono dieci le professioni ad alto rischio sostituzione. Chi le svolge è bene che inizi subito una riqualificazione professionale per evitare il peggio. L’impatto maggiore dell’IA lo avvertiranno gli addetti all’inserimento dati, i cassieri, i contabili, gli operai di magazzino, gli analisti di mercato di livello base, gli operatori di telemarketing, i rappresentanti del servizio clienti.
In generale coloro che svolgono mansioni di natura ripetitiva basate su schemi predefiniti facilmente acquisibili dall’IA. Secondo il report sarebbero 4,75 milioni i lavoratori vulnerabili e un titolo di studio elevato non equivale ad una garanzia. Il 33% dei lavoratori più a rischio sono laureati, il 54% diplomati.





