Controlli dell’Agenzia delle Entrate sui nostri conti bancari: se vedono questi movimenti scatta l’indagine

I correntisti dovrebbero fare attenzione perché l’Agenzia delle Entrate può effettuare dei controlli su tutti i conti bancari e, se vede questi movimenti, può iniziare una vera indagine.

L’Agenzia delle Entrate può effettuare dei controlli su tutti i conti correnti per verificare che ci sia coerenza fra quanto dichiarato e il tenore di vita di un soggetto o se ipotizza che sia di fronte ad un caso di evasione fiscale. I controlli dell’Agenzia delle Entrate non sono, però, indiscriminati.

mani di persone, fogli, calcolatrice
Controlli dell’Agenzia delle Entrate sui nostri conti bancari: se vedono questi movimenti scatta l’indagine – tropismi.it

In particolare ci sono alcuni movimenti che possono far scattare una vera indagine da parte dell’ente. Per questo diventa importante non effettuare nulla di insensato e capire come difendersi da ogni eventuale accusa.

I movimenti che possono far scattare un’indagine dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate può effettuare dei controlli sui conti correnti, ad esempio quando ci sono movimenti sospetti o incongruenze fra quanto dichiarato e il tenore di vita di un soggetto. Lo fa accedendo all’Anagrafe dei rapporti finanziari, dove le banche comunicano periodicamente saldo iniziale/finale e movimenti aggregati.

uomo con calcolatrice e blocco appunti
I movimenti che possono far scattare un’indagine dell’Agenzia delle Entrate – tropismi.it

Ogni versamento sul proprio conto corrente viene visto dall’Agenzia delle Entrate come una fonte di reddito se non si riesce a giustificarlo con chiarezza e, di conseguenza, potrebbe far scattare un’indagine. In pratica potrebbe essere visto come reddito imponibile da tassare e questo vale sia per i privati sia per gli imprenditori o per i professionisti. La responsabilità è propria se il conto è proprio ma la presunzione vale anche per i conti corrente di terzi, se il Fisco dimostra che li gestisci tu.

Questo è quanto ha stabilito la sentenza 5529/2025 della Corte di Cassazione. In ogni caso la stessa Agenzia delle Entrate ha dichiarato che le indagini finanziarie sono strumenti importanti ma anche molto invasivi e raccomandarla di usarle solo nei casi più gravi. Dunque non bisognerebbe preoccuparsi in caso di piccole somme o movimenti familiari.

Anche se, per evitare problemi, è sempre bene tracciare tutto e giustificare tutto con chiarezza. Ogni versamento e movimento deve essere motivato. Versamenti non giustificati, prelievi eccessivi rispetto al reddito che si dichiara, intestazioni di conti non coerenti possono far scattare l’allarme e quindi l’indagine da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questi non sono controlli automatici ma mirati e per questo tenere la documentazioni in ordine è fondamentale per evitare problemi.

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