Holly Webb e la saga di Lily

Ancora una volta la magia che incanta, ancora una volta Londra occulta e il dominio di famiglie dai poteri soprannaturali. Stavolta, però, si tratta di due bambine, due sorelle, in particolare Lily, ultima discendente di una vecchia famiglia blasonata, in esilio su un’isola abbastanza lontana dalla metropoli e dalla Regina Sofia che ha decretato ogni forma magica, illegale, bannata dal regno.

Nobile, Lily abita in una dimora dall’architettura fastosa, ma trascurata, la sua camera, spaziosa e decorata, è fredda e piena di polvere, trascurata come il resto delle sale, abbandonate da quando la maggiro parte del personale è stato licenziato, da quando il padre di Lily è stato incarcerato,sospettato di ordire un complotto per eliminare la monarchia e ripristinare la magia.

lily-volume-1Ogni sala, ombra del vecchio lustro, è lasciata a sé stessa. Solo la cucina è abitata da una cuoca autoritaria e insolente, da due cameriere abbastanza empatiche da regalare a Lily qualche biscotto indurito e un maggiordomo schivo. Più un bambino, arrivato dal nulla, un giorno, muto e senza udito, ma molto perspicace, con in tasca carta e matita per rispondere con qualche parola o consegnare qualche messaggio. L’unico amico, vero, di Lily.

Tutto è in declino, salvo questo pallido bagliore della cucina e fatta eccezione per la padrona di casa. Che ha preso in ostaggio la sorella maggiore di Lily, Georgie. La madre di Georgie e Lily infatti è l’unica a godere delle ricette prelibate dell’ispida cuoca, e di una camera pulita e raffinata, come lo studio in cui rinchiude Georgie insieme a una precettrice personale, affinché i segreti della più potente magia vengano assorbiti e rinforzati dalla bambina considerata un prodigio dalla nascita.

Lily invece, secondo i presagi di una maga interpellata dalla famiglia, non possederebbe alcuna capacità, come se la magia non la abitasse, stigmatizzandola come estranea alla stirpe. Difetto che le è valsa l’esclusione dalle lezioni, dalla vita della sorella e dalla presenza della madre che la evita, disprezzandola.

Georgie, bionda, fatata, dotata, è anche grigia, e malinconica, e stanca, per troppo studio, perché non esce di casa da anni, perché divorata dalle pretese della madre e della sua insegnante, Marten, una donna vestita di nero, velata, guantata, nessuno sa che aspetto abbia. Una creatura disumana. Georgie obbedisce, senza sapere a cosa serve tutta l’ossessione messa nell’allenarla costantemente fino a toglierle ogni altro spazio vitale.

Un corridoio, lungo le pareti del quale un quadro è appeso  da secoli, un ritratto di una zia lontana, tiene tra le braccia, in una posa assai compunta, un puccolo carlino nero. Lily si mette a disegnare, per avere quel cucciolo su un foglio, sperando ardentemente che si materializzi e che diventi suo amico.

Un abbaio risuona attorno a lei. Lily ha appena reso reale Henrietta, dal quadro, al disegno, alla magia, alla realtà. La magia ha preso a scorrere in lei, senza che lei possa controllarla.

Una amicizia, eccentrica che sia, come quella tra Lily e Henrietta permetterà il risveglio spirituale delle due sorelle, che si troveranno a scoprire la trama nera ordita da una madre con un passato oscuro. Scapperanno a Londra, inseguite da Marten, con la maledizione della madre che pende su di loro, incontreranno altri complici, altri nemici. Lily svilupperà la magia, Georgie, forse, desidererebbe spegnere la sua. Insieme, comunque, sono più forti, negli incantesimi buoni, come nella vita quotidiana, ciascuna con le sue fragilità, ciascuna con le proprie conoscenze.

Quando Lily si svegliò, irrigidita e ancora ifreddolita, trovò una palla di pelo nera arrotolata sulle sue ginocchia: Henrietta. Georgie era sdraiata vicino a lei, la testa appoggiata sul suo zaino bagnato. La barca oscillava dolcemente in balia della marea che prendeva a ingrossarsi un po’, e i primi raggi di sole striavano di giallo il cielo rosa pallido. Lily guardò la spiaggia. La sabbia, che aveva il colore dei biscotti, si infrangeva sulle dune ricoperte d’erba, così diverse dalle scogliere grigie e a scarpata di Merrythought, si sarebbe detto un altro mondo. Come due luoghi così opposti potevano esistere contemporaneamento a meno di una lega l’uno dall’altro?

Una Londra enorme se confrontata alla piccola isola sperduta da cui provengono le due sorelle in fuga. Tanti personaggi da romanzo, e la magia che serprenta in altre famiglie della capitale. Un padre da ritrovare e Georgie, che talvolta, quando ha paura, ripiomba nel maleficio della madre e diventa pericolosa. Solo una persona saggia potrà, forse, aiutarle a sciogliere ciò che non conoscono, ma il coraggio dovrà provenire da loro, così come l’astuzia di passare una notte a dormire, nascoste, al British Museum.

Holly Webb, l’autrice, è conosciuta per libri dedicati a bambini molto piccoli che amano i cuccioli e le storie divertenti dei guai che questi ultimi possono combinare quando arrivano in una nuova casa circondati da bambini e familiari umani.

 

crime-saga

Ma, la scrittrice ha creato anche saghe di bambine forti e avventurose, come Lily (e come Rose), che non temono di condurre le eroine ad affrontare emozioni forti e prove esistenziali di apprendimento  verso la maturità. rose-silverC’è anche, nella sua lunga bibliografia, una crime saga: Maisie Hitchins series.

All’occorrenza ricche famiglie vittoriane organizzano party per srotolare mummie. Forse, una suggestione biografica, perché Holly Webb, voleva diventare archeologa prima che scrittrice, come la sua collega Penelope Lively, poi ha scoperto che si tratta di un mestiere troppo ‘muddy‘. ‘Fangoso’ divertente se in una racconto per bambini e piccoli adulti.

Come ho conosciuto questo mondo? Ero in avanscoperta alla Médiathèque Françoise Sagan e il primo volume di Lily svettava in traduzione francese, come coup de coeur del mese. Non ho saputo resistere. Per fortuna!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.