Intervista a Poesie Pop Corn – Street poetry

Il 21 e il 22 maggio c.a. si è svolto a Bologna, in via Fondazza, Muri Di Versi, una manifestazione di poesia di strada. Tutta la via bolognese era piena di arte: disegni, poesie, fogli e parole. Camminando per la via, ci si poteva fermare ad ascoltare buona musica oppure provare l’Emozionale, una sorta di camerino in cui potevi entrare, premere Play e ascoltare una poesia. Appena uscito, potevi prendere una molletta colorata, indicante l’emozione da te provata, e appenderla ad un telo. Percorrendo la via, la mia attenzione è stata catturata da alcune poesie in regalo da parte di Poesie Pop Corn.

Così, mi è venuta l’idea di intervistare i componenti e creatori di Poesie Pop Corn per saperne di più sulla loro street poetry e su quello che fanno perché la poesia è bellissima, ma quella di strada, che nasce per portare versi ovunque e per essere fruibile da tutti, lo è ancora di più. Li ringrazio per l’intervista.

Come è nato Poesie Pop Corn?
È nato da un incontro, perché la poesia è incontro di persone, emozioni, esperienze. Come recita un nostro verso “Dare vita ai muri con la poesia, questo ci unisce, questo ci porta via”.

Perché proprio i pop corn come simbolo?
Perché la nostra poesia è pop, ma soprattutto sdrammatizzante, e i pop corn ci hanno permesso di sintetizzare questi elementi in un’unica parola. Poi per mangiare i pop corn bisogna sporcarsi le mani, immergerle nel sacchetto. La nostra poesia di strada è anche questo, sporcarsi le mani di colori.

Vorreste spiegare il vostro acronimo PPC?
PPC ha un significato ribelle, di protesta 2.0.  Il nostro hashtag PPC, infatti, corrisponde all’acronimo di Pay Per Click vale a dire la modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online. Per noi, trasformare il Pay Per Click in Poesie Pop Corn corrisponde a una scelta di campo: ristabilire il primato della cultura nei contenuti online.

Quanti siete? Scrivete in gruppo o singolarmente?
Siamo due, scriviamo singolarmente ma ci ispiriamo vicendevolmente e agiamo insieme.

Provenite entrambi dalla stessa città o siete sparsi per l’Italia o l’estero?
Viviamo a Roma, ma portiamo la nostra poesia di strada in giro per tutta l’Italia. Abbiamo dipinto e affisso le nostre poesie a La Spezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma e in tanti altri luoghi e tanti ancora arriveranno. Il prossimo appuntamento sarà a Lecce, la prima settimana di settembre, per la quarta edizione del Festival Internazionale di Poesia di Strada.

C’è qualche poeta a cui vi ispirate? E quali sono i vostri poeti preferiti?
La nostra prima ancora che poesia di strada è Social Network Poetry, uno spin off 2.0 della street poetry. Più che ai poeti, ci ispiriamo ai temi che viralizzano nei news feed dei profili Facebook, nelle conversazioni private in chat, nei tweet, nei meme e su Instagram. Però un poeta di strada che per noi è stato di grande ispirazione, non tanto in quello che scriviamo ma in quello che facciamo e in come lo facciamo, è Ivan Tresoldi.

Avete partecipato a iniziative come Muri Di Versi (Bologna) e Arte in stazione e città a colori (Roma). Siete voi a proporvi o vi chiamano?
Le iniziative di poesia di strada in Italia stanno crescendo proprio ora, sta nascendo un vero e proprio movimento. In molti casi siamo stati contattati, come a Bologna per Muri Di Versi e a Roma per “Arte in stazione e Città a colori” dove ci è stata data la possibilità di dipingere poesie in ogni stazione del progetto, al termine del quale saranno 120. In altre situazioni ci siamo proposti noi, siamo andati a fondo e abbiamo cercato di capire come contribuire. È il caso – ad esempio – del progetto Caleidoscopio al Santa Maria della Pietà di Roma, un progetto che era dedicato esclusivamente agli street artist. In altre occasioni ancora siamo stati tra gli organizzatori: la terza edizione del Festival Internazionale di Poesia di Strada che si è tenuto al Trullo a Roma è stata messa in piedi insieme ai Poeti der Trullo, allo street artisti Solo e ai Pittori Anonimi del Trullo. Anche il quartiere ovvero le persone che lo abitano e lo vivono ci hanno dato una grande mano.
Noi siamo sempre pronti a partire per altri luoghi e contribuire a nuovi progetti. Push the Poetry!

Potete trovare Poesie Pop Corn su Facebook, su Twitter e su Instagram.

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