Metafisica delle storie – Altrove di Michele Cappetta

Altrove è l’esordio di Michele Cappetta edito da Edizioni Piuma con le meravigliose illustrazioni di Monica Barengo.

C’è un luogo che esiste da qualche parte a Valle Remota, dove i Monti sono Balzani e le Paludi Stizzite e i Fiumi Sbilenchi; quel posto è un piccolo borgo che si chiama Altrove.

 Il lettore viene accompagnato nella raccolta di racconti da una voce fuori campo di nome Narrazio per poi essere gettato nella metafisica delle storie legate le une alle altre da un robusto filo invisibile. Un libro apparentemente per bambini che rivela una profondità rara e dolcissima perché è un racconto corale con il pregio di oscillare tra la più alta filosofia e la concretezza della vita.

I personaggi che ritroviamo in ogni storia a volte sono protagonisti a volte comparse ma è facile imparare il loro ruolo nel micro mondo che Cappetta racconta; Ciancia, Flora, Ruvido, Nonna Teglia, riprendono una tradizione latina di Nomen Omen  il loro destino è inscritto nel nome.

Ecco che le regole di questo universo narrativo sono subito lapalissiane e non resta che godersi la scrittura mai banale e anzi insolitamente articolata, fiabesca e divertente (la Signora Barcollo cade un numero variabile di volte tra le pagine) che ci conduce nelle vicende di una bambina di nome Vita che viene addotta e cresciuta come figlia di tutta la comunità di Altrove (in completa assonanza con i principi base del comunismo platonico); nella ricerca della propria identità attraverso la solitudine e il valore della noia (tra Russel e Schopenhauer); nel trovare un modo nuovo di percepire il mondo quando va via la luce e tutto è avvolto nell’oscurità.

La letteratura è tale quando si può leggere un’opera su più piani, qui i livelli sono tanti e intervallati da disegni mozzafiato che aiutano il lettore a dare forma e colore alle parole.

Leggendo questi racconti ogni tanto ci si commuove e si riflette ma di certo si sorride parecchio perché infondo Altrove non è così lontano dalla vita vera e come dice Proverbia “La vita è troppo buffa per non ridere a intervalli di dieci-undici secondi”.

Ci vediamo Altrove.

Alessia Incampo

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