Max 20, ovvero Pezzali e la nostalgia

Si ritira Max Pezzali dalla musica. Beh, non proprio, una smentita successiva cerca di attenuare la notizia. Max  con un tweet dice ambiguamente che smetterà soltanto di “accanirsi a fare questo mestiere”.

Una pausa giusta, necessaria. Negli anni ’90, i brani degli 883 erano cantati e ascoltati dalla maggioranza dei ragazzi ed adolescenti dell’epoca. Il tutto senza avere una voce alla Freddie Mercury, un’abilità cantautoriale alla De Gregori e neanche una folgorante bellezza alla Justin Bieber.

La forza di Max Pezzali risiedeva nel riuscire a convogliare nei suoi testi i pensieri e le emozioni di tutta una generazione divisa tra le chiacchiere al bar e la nostalgia di epoche mai vissute. Non è un caso che canzoni come Gli anni, Con un deca o La dura legge del gol siano il manifesto di un decennio, da cantare con la mano sul cuore, una sorta di inno a quegli anni buttati ma così dannatamente indimenticabili. In ogni cd degli 883 era impossibile non trovare delle cose che avete pensato, detto o fatto almeno una volta nella vostra vita. Ogni canzone sembrava parlare di noi, un omaggio alle nostre serate più banali e allo stesso tempo più belle.

Poi però il tempo passa, gli 883 si sciolgono e Pezzali si reinventa in una nuova carriera da solista. Max avrebbe potuto evolversi, diventare il ragazzo cresciuto alle prese con il mondo e con un nuovo tipo di vita, la vita di un adolescente ormai diventato maturo e che preferisce cullarsi nel passato invece di affrontare il futuro. Avrebbe potuto accompagnarci nel suo strano percorso, ma non è riuscito a farlo. Canzoni come Il mondo insieme a te, Torno subito, Eccoti sono semplicemente delle canzonette orecchiabili tipiche del repertorio italiano, come ne ce ne sono altre migliaia.

Da eterno nostalgico qual è, Max decide di riprendersi il passato che gli appartiene, di provare a dargli una lustrata come se fosse la sua immancabile moto. Ed ecco la riedizione del suo storico primo cd “Hanno ucciso l’uomo ragno” in salsa rap, per accattivarsi le simpatie dei più giovani e per dimostrare di essere stato un precursore dei vari Fabri Fibra o Club Dogo.

Con Max 20, invece, Max Pezzali decide di rispolverare i suoi brani più belli, più intimisti, più amati dai fan. Appena comprato il CD, l’istinto è quello di saltare i 5 brani inediti e di fiondarsi sul Greatest Hits. Ma i cinque brani contengono un artista finalmente a cuore aperto, che guarda con nostalgia al passato e sembra congedarsi con serenità e positività (come la dolcissima I cowboy non mollano, la migliore tra gli inediti).

I 13 brani successivi sono alcuni dei più grandi successi di Pezzali, interpretate in duetto con artisti d’eccezione. Chi si aspetta delle rivisitazioni dei brani rimarrà piacevolmente o spiacevolmente smentito, a seconda delle sue aspettative: gli ospiti si limiteranno a dividersi la scena con Max, celebrando la festa tributo di 20 anni di carriera.

Tranne qualche caduta a vuoto o qualche accoppiata meno interessante, la maggior parte dei duetti riesce a valorizzare e dare nuova vita alle canzoni scelte. Tieni il tempo, su cui Jovanotti inserisce per l’occasione un rap travolgente, poteva ritornare un tormentone estivo come lo è stato 18 anni fa, ed è inspiegabile che non sia stata lanciata come singolo. Gli anni, eseguita insieme a Cesare Cremonini, è interpretata con genuina intensità ed è impossibile non lasciarsi trasportare. Degne di nota sono anche La dura legge del gol insieme a Bennato e Ti sento vivere con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.

Insomma, un album consigliato per chi ha vissuto fino in fondo gli anni ’90 e ne prova nostalgia, per chi sa a memoria tutti i pezzi degli 883 e per quelli che “tranquillo siam qui noi…”

TRACKLIST:
“Welcome Mr. President”
“Il Presidente di tutto il mondo”
“I cowboy non mollano”
“Ragazzo inadeguato”
“L’universo tranne noi”
“Tieni il tempo 2013” feat. Jovanotti
“Lo strano percorso” feat. Eros Ramazzotti
“Ti sento vivere” feat. Giuliano Sangiorgi
“Gli anni” feat. Cesare Cremonini
“Come mai” feat. Claudio Baglioni
“Sei un mito” feat. Fiorello
“Quello che capita” feat. Antonello Venditti
“Sei fantastica” feat. Raf
“Come deve andare” feat. Davide Van De Sfroos
“Nessun rimpianto” feat. Nek
“Eccoti” feat. Francesco Renga
“La dura legge del gol” feat. Edoardo Bennato
“Rotta x casa di Dio” feat. Gianluca Grignani
“Nord sud ovest est” feat. Elio

Photocredit: Rolling Stone

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