Roba dell’altro mondo – La morte in chiave comica

Non sarà di certo uno dei classici famosi per l’infanzia, ma Roba dell’altro mondo di Domenica Luciani, edito da Feltrinelli, merita almeno una lettura (anche da grandi). Tutto comincia con Felix – il protagonista tredicenne della storia – da solo a casa, in attesa di guardare i filmati di Stanlio e Ollio in televisione. Felix, infatti, lo si deduce già dal nome, è un ragazzo che ama ridere e fare gli scherzi, tanto che in quel nefasto pomeriggio riesce ad imbrogliare perfino due vecchiette che suonano alla porta per parlare di religione, dicendo che esiste un Universo Ridanciano.

11872647_10207174320014527_924489442_n
– Sapete, sono un allegrano convinto.
– Un allegrano? – hanno esclamato loro in coro.
– Certo, un seguace di Allegro, profeta vissuto nel V secolo avanti Cristo sull’isola di Pasqua, dove si sa che sono tutti contenti come pasque. […] Noi allegrani crediamo che Dio abbia un senso dello humor megagalattico: spara battute a raffica senza mai ripetersi e ha in mente un’enciclopedia completa di barzellette. Praticamente le sa tutte: meno quelle sporche, s’intende.

Dopo aver preso in giro le due vecchiette, Felix si accomoda davanti alla televisione, ma sente un certo languorino. Va a prendere un Mars, un bicchiere di Coca-Cola e anche un ovetto di cioccolato. Essendo troppo occupato a guardare i suoi idoli in tv, Felix ingurgita l’ovetto e con lui anche l’involucro di plastica contenente la sorpresa: alle sei e un quarto di pomeriggio il suo cuore smette di battere. Quando riapre gli occhi, vede se stesso morto, ritenendola una figata stratosferica:

“Mi si è parata davanti la cosa più ridicola mai vista nei miei tredici anni di vita: un bamboccio afflosciato sulla moquette del soggiorno, con un Mars sotto la mela destra, la lingua penzoloni e gli occhi strabici sbarrati sullo schermo della tele. E il ganzo era che con una sola occhiata potevo vederlo da ogni lato come se fosse esposto su una pedana rotante alla velocità della luce. Potevo anche scorgerlo internamente, come se i suoi vestiti, la sua pelle e tutto quel che c’era sotto fossero solo strati trasparenti che ricoprivano le ossa.”

Prima di morire, Felix racconta di avere visto Stanlio e Ollio trasformarsi in due ragazzi: uno era pure ciccione come Ollio e vestito come lui con fiocco e golettone, mentre l’altro era magro coi capelli lunghi e i pantaloni di pelle di serpente. Chi sono questi due individui? Sono parenti di Felix, due accompagnatori che lo aiuteranno a passare dal livello di neo-morto al livello di morto e lo condurranno nell’Aldilà. Il tipo vestito con il fiocco è un avo da parte della madre di Felix che morì in età prematura per salvare un soldatino dal fiume dove annegò (nacque nell’età napoleonica e nemmeno a dirlo, Napoleone è il suo idolo). L’altro, invece, è il fratello del padre di Felix, lo zio Riccardo che si fa chiamare Trash, morto adolescente ad un concerto rock.
Dopo avere assistito al ritrovamento del proprio corpo da parte della madre, avere visto il dolore dei suoi cari e anche essere stato presente al suo funerale, Felix viene portato dagli zii davanti ad una pizzeria. Lui fa finta di nulla e finge di non ricordare quel posto, ma gli zii non si arrendono e alla fine Felix confessa tutto. Si trovava lì con degli amici  e ha visto suo padre entrare con una donna così, da amante degli scherzi qual era, Felix chiama la madre e fa separare i suoi genitori. Gli zii gli dicono quale sbaglio ha fatto poiché il padre aveva intenzione di lasciare l’amante di nome Greta proprio quella sera. Obiettivo di Felix sarà dunque quello di rimediare al danno che ha provocato la sua chiamata quando era ancora in vita. Gli zii potranno aiutarlo, ma anche lui ha a disposizione I sette poteri dei morti sui vivi:
1) Provocare correnti d’aria fredda, facendo eventualmente volare per aria polvere e oggetti leggeri (tipo giornali o carta igienica).
2) Flashiarsi da un posto a un altro del mondo in tempo reale (a qualsiasi cacchio di distanza geografica).
3) Vedere dentro il corpo dei vivi meglio di una macchina a raggi X. È possibile perciò anche leggere nella loro mente, indovinando le loro azioni future.
4) Faxare pensieri che risolvano qualche casino (non più di 7).
5) Interferire con mezzi più tosti della tecnica moderna (non più di 7 volte): computer, televisione, videoregistratore, telefono (fisso o cellulare), radio (AM e FM), lettore CD, playstation, eccetera eccetera. È possibile accendere, spegnere e provocare disturbi nei mezzi sopracitati. La cosa più ganza è che, a seconda dei casi, si possono mandare anche immagini e voci (tranne nel caso in cui il vivo abbia seri problemi cardiaci).
6) Interferire nei sogni dei vivi (una sola volta), scegliendo lo sfondo e la situazione che si preferisce (tipo un videoclip heavy-metal).
7) Apparire ai vivi sani e di robusta costituzione (una sola volta). Potere da usare in casi estremi e solo se si è sicuri che il vivo resti vivo e non schiatti di terrore sul momento.
Long life to rock’n’roll!

Felix fin da subito sceglierà un complice vivo che possa aiutarlo e con cui possa comunicare ossia il suo migliore amico Giulio, compagno di numerosi scherzi; a sorpresa ci sarà anche la nonna di Felix che vestirà i panni di Sherlock Holmes e si rivelerà preziosa. Dall’altro lato, quello degli antagonisti, non c’è solo Greta che continua ad essere la fidanzata del padre di Felix, ma anche dei loschi individui che la conoscono e che vogliono minacciare il padre di Felix…ma vi ho già detto troppo!11844049_10207174320494539_1769741496_n
Domenica Luciani riesce a trasformare le paure e gli avvenimenti più scabrosi, ma ordinari, come la morte in argomenti da affrontare con leggerezza e ironia. Roba dell’altro mondo, vincitore del Premio Bancarellino nel 2003, ne è un esempio così come Vacanze al cimitero…ma di questo ve ne parlerò un’altra volta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.