La vendetta delle orfanelle maleducate – Una storia di amicizia e di coraggio

A settembre del 2020 una nuova casa editrice ha fatto il suo debutto nel mondo dell’editoria per l’infanzia, un segnale importante e coraggioso perché questa nascita sottolinea quanto sia necessario e doveroso investire nella letteratura per ragazzi, gli adulti di domani.

Voluta e fondata da Pietro Marietti, già creatore di Edizioni Piemme e dell’azienda trans-mediale Atlantyca Entertainment, Marietti Junior (questo il nome della casa editrice) si distingue da subito per la scelta di un catalogo al 100% italiano, volto a dare voce non solo ad autori e autrici (ma anche illustratori e illustratrici) già noti nel panorama dei libri per ragazzi, ma anche a esordienti.

Tra i primi libri pubblicati c’è La vendetta delle orfanelle maleducate di Carolina Capria e Mariella Martucci con le illustrazioni di Martina Naldi. Una storia che tratta di coraggio, di amicizia, di famiglia allargata e che ha per protagoniste quattro ragazzine, diverse tra loro, che nonostante tutto non si lasciano abbattere dalle difficoltà.

Rox e Arietta, sorelle, sono appena arrivate a Maple Street Lane. Lì al numero 40 sorge la Casa per Orfanelle Maleducate Gelsomina Letizia di Corampopuli. Orfane da poco le due bambine sono state cacciate dall’orfanotrofio in cui si trovavano prima e sono state spedite in questa via alberata piena di villette a schiera color pastello. A far loro compagnia c’è Puzzetta, una simpatica e grossa nutria bruna.
Tuttavia, giunte a destinazione le due si accorgono che la villa in cui dovranno soggiornare non è bella e accogliente come le altre: la casa cade a pezzi, il giardino non è curato e le grondaie sono arrugginite. È vero che non bisogna giudicare un libro dalla copertina però, insomma…

In casa le due sorelle fanno la conoscenza di Tonja e Lupe, le altre due orfanelle che abiteranno con loro. Tonja fin da subito si mostra scontrosa e con poca voglia di fare amicizia a differenza di Lupe, ragazzina amante dello studio, che è sicuramente più affabile. Le nuove arrivate riescono comunque a non farsi intimidire: Rox è tranquilla ma decisa e dal carattere forte, iperprotettiva nei confronti della sorella; Arietta, dal canto suo, non si cura di quello che dicono Tonja e Lupe, ma anzi è gentile e solidale nei confronti di tutti (animali compresi!) ed è questo che la rende – nonostante sia la più piccola – un esempio da seguire.

Al di là dei battibecchi iniziali, le quattro orfanelle accettano a poco a poco di dover convivere, ma le tragedie non sono finite qui! La Casa per Orfanelle Maleducate Gelsomina Letizia di Corampopuli è guidata dal prepotente e cattivo direttore Soser, un uomo che non si fa scrupoli a punire le ragazzine e a rinchiuderle nel Buco per la minima cosa. In più, in città sta arrivando l’uragano Fenice che minaccia distruzione e panico.

A Rox, Arietta, Tonja e Lupe, allora, non resta che coalizzarsi, unire le forze e fondere insieme le loro capacità e le loro idee per sopravvivere all’uragano, ma soprattutto per cambiare la situazione in cui vivono. In questa storia gli adulti non sanno fare gli adulti e così le quattro protagoniste, diverse e per questo uniche a modo loro, sono costrette a fare affidamento su se stesse, imparando che è così che si diventa grandi e che in fondo gli amici sono la famiglia che ti scegli, soprattutto se una famiglia non ce l’hai.

La vendetta delle orfanelle maleducate parla di coraggio, di crescita, di amicizia, di libertà, ma non solo. È una storia che ci ricorda che la solidarietà e la gentilezza sono due qualità che possono aiutarci a combattere le nostre paure e ad affrontare gli ostacoli che la vita – impetuosa e imprevedibile, e per questo meravigliosa – ci mette davanti.

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Photocredit: © Marietti Junior

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