Sull’isola di Orlando curioso – La nuova storia di Teresa Radice e Stefano Turconi

Nel panorama fumettistico italiano, possiamo vantare moltissimi nomi, autori noti non solo nel nostro paese, ma anche all’estero. In mezzo a tanti illustratori e sceneggiatori, c’è una coppia che potrebbe trarre qualcosa di straordinario perfino da un cestino di rifiuti. Parlo di Stefano Turconi e Teresa Radice, illustratore e sceneggiatrice/scrittrice, compagni non soltanto nel lavoro, ma anche nella vita. Mentre Teresa scrive le storie, Stefano le disegna, trasportando e trasformando le parole in immagini. Hanno lavorato su fumetti come Witch, PK, X-Mickey e, ancora oggi, molte storie sul settimanale di Topolino sono firmate da loro, collaborano con Panini, Bao Publishing, Tunué, Piemme, El e altre case 20160528_154217editrici. Tra i loro successi ci sono Pippo Reporter, L’isola del Tesoro in chiave disneyana, Viola Giramondo e Il porto proibito, di quest’ultimo lavoro ce ne ha parlato Paola mesi fa. La coppia non si ferma davvero mai, sul loro blog La casa senza Nord è possibile vedere alcune tavole delle future produzioni (Non stancarti di andare, Tosca dei Boschi e anche una versione disneyana di Orgoglio e pregiudizio). Non so quale sia il loro ingrediente segreto, ma so che sono due persone umili, gentili e disponibili perché ho avuto la fortuna di incontrarli a Bologna al Panini Store il 28 maggio 2016. Firmavano le copie dei loro fumetti, Stefano disegnava e, nel frattempo, rispondevano a tutte le domande dei presenti. Mi/ci hanno raccontato moltissime cose: come lavorano alle loro storie, come prendono spunto dai loro viaggi, hanno parlato delle scadenze, delle pubblicazioni all’estero e di molto altro. Ecco, di una cosa sono sicura: certamente un pizzico del loro ingrediente segreto, composto maggiormente da bravura, è fatto di disponibilità e sorrisi.

L’ultimo lavoro della coppia – che non ho citato sopra appositamente – è Orlando curioso e il segreto di Monte Sbuffone, edito da Bao Publishing nella collana BaBao, una sezione che si occupa di fumetti per i più piccoli (se volete saperne di più, leggete qui). Credo che questa collana – così come la neonata Bonelli Kids – sia fondamentale per baobao-linea-giovani-baoampliare il bacino di lettori di fumetti, soprattutto quelli più piccoli. La collana Babao si differenzia per tematica e target, l’Orlando curioso appartiene a Babao Livello 1, per i lettori dai quattro anni in su. La prima cosa che mi ha colpito, quando ho scoperto che sarebbe stato pubblicato questo fumetto, è stato il titolo: Orlando curioso, di certo un omaggio all’Orlando furioso di Ariosto, con la variazione dell’aggettivo. Viene scelto «curioso» riferendosi al piccolo Orlando, animato dal desiderio continuo di scoprire, fare domande, curiosare significa anche disobbedire ai genitori qualche volta, Orlando ne sa qualcosa. Ho apprezzato la scelta perché la curiosità è un istinto che nasce e si sviluppa quando si è bambini, la vera fortuna è continuare a esserne stimolati. Torniamo a Orlando che vive su un’isola tonda, situata nel mar Mediterraneo, dove c’è anche una grande montagna scura. Orlando abita in un paese di pescatori, si è trasferito lì con i suoi genitori perché loro avevano bisogno di un posto tranquillo per lavorare ai loro libri. La loro casa «ha tre piante di limone nel giardino, un balcone che guarda le onde e una finestra che tiene d’occhio il monte», il monte Sbuffone che non sbuffa da tempo, però non si sa mai.  Orlando è figlio unico, ma non lo percepisce perché non si annoia mai, conosce e accoglie i turisti, assaggia le zuppe di Ida, ma soprattutto, racconta storie di cui tutti sono appassionati. Tuttavia, un giorno, il monte Sbuffone comincia a sbuffare e tutti scappano via, non ci sono più i turisti, né i pescatori, né gli amici di Orlando, che resta da solo in attesa che un traghetto venga a prendere lui e la sua famiglia. Orlando, però, si annoia «di una noia enorme come il mare» e decide di andare a fare un giro, magari proprio dalle parti del monte Sbuffone, anche se mamma e papà non vogliono.orli

La storia di Orlando è per i piccoli, certo, ma può essere letta da chiunque, perfino da chi è più grande. È una storia piacevole che parla di amicizia e di avventura, Orlando è un personaggio simpatico, senza contare la bellezza dei disegni, i colori vivaci, la precisione nei dettagli (la cameretta di Orlando è piena di romanzi d’avventura, di modellini pirateschi, di disegni e giocattoli), i paesaggi realmente mediterranei che mi hanno ricordato la mia isola, se ci si sforza un po’ si può proprio respirare il profumo dei limoni e sentire il rumore delle onde. Senza contare che, alla fine del fumetto, si trova il Diario di viaggio sull’isola di Orlando, pieno di biglietti, disegni e fotografie.

Teresa Radice e Stefano Turconi riconfermano la loro bravura e il loro ottimo lavoro di coppia, stavolta si tratta di un fumetto per i più piccoli, una storia più semplice e meno elaborata de Il porto proibito, ma questo non è importante. Quello che conta, per me, è che, dopo aver finito di leggere Orlando curioso, avevo un grande sorriso stampato in faccia. Probabilmente, è merito del loro ingrediente segreto.

Photocredit: www.baopublishing.it, eccetto la foto dell’incontro al Panini Store, scattata dalla sottoscritta.

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