Indomite 2 – Storie di coraggio parte seconda

Stesso posto, storie diverse. Anche quest’anno, in occasione dell’otto marzo, esce per Baopublishing il secondo volume di Indomite: storie di donne che fanno ciò che vogliono.E se il primo volume di Pénélope Bagieu era stato un gran successo, il secondo non è  da meno. Tornano, brevi ma efficaci, i racconti di donne che hanno dimostrato al mondo che volere è potere, soprattutto quando di mezzo ci sono le passioni.

Quindi storie di donne, quindici biografie illustrate per raccontare a colori e in maniera divertente la vita di donne che sono diventante eroine per un motivo semplicissimo: perché nella vita hanno scelto di fare quello che volevano.

Ecco allora spuntare nomi di donne che non abbiamo mai sentito, ma che hanno rivoluzionato la storia a capo di rivoluzioni più disparate.

Il volume di apre con la storia di Temple Grandin, una bambina con “doti speciali”, esclusa da tutti, persino dalla propria famiglia, che è riuscita a vincere i limiti dei suoi problemi di codifica del linguaggio non verbale, diventando oggi un’esperta scientifica.

Ci sono poi le storie di Thérèse Clerc, militante attivista francese che ha fatto della propria utopia un’arma per la lotta e la difesa dei diritti delle donne; di Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran, prima giornalista investigativa e creatrice del genere di giornalismo sotto copertura e di Frances Glessner Lee, soprannominata “la madre delle scienze forensi” e abilissima nel realizzare miniature di scene del crimine, utilizzate ad Harvard per formare gli agenti della polizia.

E non può certo mancare la musica, lo strumento forse più forte ed efficace per far sentire la propria voce. E così, tra scienziate, avvocati, giornaliste, risalta la storia delle sorelle dalle sorelle Wiggin, o meglio conosciute come The Shaggs, che con la loro musica hanno influenzato musicisti come Kart Cobain.

Se ci amano o si prendono gioco di noi? Onestamente non ce ne frega nulla. Certo, non eravamo le migliori, ma abbiamo fatto quello che potevamo al meglio che potevamo. E ci abbiamo messo tutto il nostro cuore.

Il secondo volume di Indomite racconta storie di mondi ed epoche diverse con la stessa costante: la voglia di affermare se stessi e i propri sogni, vincendo i tabù imposti dalla società. Ma non è abbastanza. Ogni biografia diventa il mezzo per affrontare e sollevare tematiche che ancora oggi la società rifiuta di affrontare.

E nonostante si tratti di racconti biografici, ogni storia racconta implicitamente o esplicitamente anche la storia di altri personaggi. Madri forti e coraggiose, padri incapaci di comprendere esigenze diverse dalle proprie o, al contrario, dal temperamento forte e comprensivo.

A rendere questo secondo volume di Indomite ancora più coinvolgente è lo stile dell’autrice. Le storie sono brevi, capaci di raccontare in poche pagine la grandiosità delle azioni delle loro protagoniste, ma soprattutto sono ironiche. Ogni battuta, ogni descrizione, racconta in maniera divertente e entusiasmante anche quelli che sono i momenti più cupi della vita di queste donne. E a rendere ancora più piacevole la lettura sono i colori. Come nel primo volume così anche nel secondo, le biografia vengono raccontate attraverso disegni semplici ed essenziali, a rispecchiare il linguaggio dell’autrice, ma incredibilmente colorati, come l’ironia che colora ogni battuta. E alla fine di ogni storia un’illustrazione a piena pagina, quasi come fosse un grande finale.

Si ringrazia Bao publishing per le immagini.

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