Melvina – “Pensa con la tua testa, scegli la tua strada”

Per un po’ di tempo sul mio comodino – anche dopo averli finiti di leggere perché, francamente, non ho più spazio in libreria – ho avuto Ti chiamo domani di Rita Petruccioli e Melvina di Rachele Aragno. Accanto a loro una pila di altri libri e, in cima, Ave, fumetto autoprodotto di Attaccanni Press che ho felicemente vinto. Mi piaceva vedere la copertina di Ave disegnata da Rita Petruccioli e accanto il suo graphic novel.

Quando ho iniziato a leggere Melvina mi sono detta: “Mi suona familiare”, ma davo la colpa alla mia voglia irrefrenabile di leggere le preview su Issuu. E, invece, alla fine, mi sono accorta che la storia mi era un po’ familiare perché Melvina l’avevo già incontrata in Ave (sul mio comodino per tutto questo tempo). È stato buffo, ma magari è stata anche una coincidenza voluta da Melvina in persona, chissà…

Melvina è il graphic novel d’esordio di Rachele Aragno, illustratrice toscana che adora il gotico e lo stile vittoriano e che è ben nota nel nostro panorama. La sua protagonista dai capelli rossi è spuntata per la prima volta, come scrivevo su, su Ave in una storia breve, e poi catapultata in questo bellissimo graphic novel edito da Bao Publishing.

Chi nella vita, quand’era piccolo, non ha desiderato almeno una volta di diventare grande? Anche se si rimaneva sempre un po’ tristi quando Wendy e fratelli decidono di tornare a Londra e lasciare l’Isola che non c’è e Peter Pan, da piccoli si agogna una libertà impareggiabile. È quello che accade alla piccola Melvina quando sente parlare i genitori del suo futuro. Come Alice segue il Bianconiglio, Melvina segue Ottavio, il suo gatto, sui tetti e si ritrova a casa del signor Otto che prende il tè con alcuni simpatici animali antropomorfi. Il signor Otto – che ricorda vagamente Merlino che aspetta Semola – dice alla ragazzina dai capelli rossi che erano anni che l’aspettava e che lei è la chiave per sconfiggere Malcape.

Melvina è scioccata e crede di essere finita nel posto sbagliato, ma il signor Otto le racconta che quand’era piccolo anche lui aveva fretta di diventare grande. Caduto nel tranello del perfido Malcape, sovrano di Aldiqua, Otto perde la sua giovinezza e l’unica cosa che può fare è aspettare la Prescelta. E finalmente eccola lì, di fronte ai suoi occhi.
Otto e Melvina giungono ad Aldiqua e, accompagnati da Benjamino, attraverseranno Paludi metafisiche, il Fiume della vita, Foreste buie, la Valle dei pensieri felici per incontrare e sconfiggere Malcape. Nel loro viaggio, molti saranno i personaggi con cui avranno a che fare: unici, originali, sensibili, divertenti, ognuno con la sua storia.

Melvina è una fiaba, ma non solo. Di certo ci sono diversi elementi che ricordano lo schema di Propp, ma la storia si focalizza sui sogni, sulle paure, sulle perdite e sul dolore che consegue loro. Gli acquerelli dell’autrice rendono il fumetto armonioso, vivo, e accentuano l’elemento fantastico. Tutti i personaggi sono caratterizzati molto bene, Melvina più di tutti. Per certi versi ricorda Alice nel Paese delle Meraviglie, per altri l’Ottoline di Chris Riddell, ma è unica nel suo genere con il suo coraggio e la sua forza di volontà.

Una storia che ricorda che quando si ha fretta di crescere si rischia di perdere attimi e momenti importanti per la propria formazione. Consiglio Melvina a lettori di tutte le età ma soprattutto a lettori che hanno una fantasia tale per lasciarsi trasportare… Aldiqua!

Ps: A quanto pare l’autrice sta lavorando ad altre storie che avranno Melvina come protagonista: non vedo l’ora.

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