Foto Industria 2019 di Bologna – Tecnosfera: l’uomo e il costruire

Inizia il countdown per il termine della manifestazione biennale Foto Industria 2019 avviatasi il 24 ottobre a Bologna. Rappresenta l’unico evento, a ingresso gratuito, dedicato alla fotografia dell’Industria e del Lavoro e terminerà il 24 novembre.

Sotto la direzione artistica del nuovo direttore Francesco Zanot, la Fondazione MAST presenta per un mese intero questa quarta edizione di Foto Industria  che per il 2019 ha come tema centrale “Tecnosfera: l’uomo e il costruire” e prevede ben 11 le mostre in programma, tutte aperte gratuitamente: 10 allestite in luoghi di riferimento del centro storico e una, Anthropocene, al MAST.  Quest’ultima, undicesima mostra al MAST, proseguirà fino al 5 gennaio ed è stata curata da Sophie Hackett, Andrea Kunard e Urs Stahel. Le incredibili immagini di Edward Burtynsky, i filmati di Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier e le esperienze immersive di realtà aumentata vogliono indagare l’impatto dell’uomo sul pianeta – di cui avevamo già parlato nell’articolo “Anthropocene – La mostra che documenta gli impatti dell’epoca umana“.

Foto Industria 2019, Anthropocene, Edward Burtynsky, “Tetrapods”

Focus della manifestazione è il tema del costruire: un’agire su cui si fonda oltre il lavoro la natura stessa della specie umana che viene esplorata a tutto tondo, dalle sue radici storiche e filosofiche agli inevitabili risvolti scientifici. Dalle città alle industrie, dalle reti energetiche a quelle infrastrutturali, dai sistemi di comunicazione alle reti digitali, Foto Industria 2019 intende indagare il complesso sistema dinamico del fare che caratterizza la presenza dell’uomo sul pianeta.

Foto Industria 2019, Lisetta Carmi

Mi viene in mente Hanna Arendt in La condizione umana (1958) in cui tratta dell’agire come la cifra realmente umana in quanto unica per sua stessa natura la condizione di pluralità. Non è infatti nel lavorare e nel fabbricare – per quanto imprescindibili della vita activa – o nelle attività di pensiero e riflessione – proprie della vita contemplativa, che si svolge nell’interiorità di ciascun individuo – che gli uomini entrano in rapporto diretto tra loro e si riconoscono l’un l’altro. Risulta per la filosofa tedesca quanto mai essenziale restituire valore all’agire in quanto dimensione garante di quella cifra – la pluralità – attraverso la quale si disvela la condizione umana:

«L’azione, la sola attività che metta in rapporto diretto gli uomini senza la mediazione di cose materiali, corrisponde alla condizione umana della pluralità, al fatto che gli uomini, e non l’Uomo, vivono sulla terra e abitano il mondo.»

Foto Industria 2019 sta attirando pubblico da tutta Italia e dà una visione sfaccettata del tema proposto attraverso opere molto diverse tra loro, di grande intensità e bellezza. È l’attività umana che dà forma alla tecnosfera: l’insieme di tutte le strutture, che gli esseri umani hanno costruito per garantire la loro sopravvivenza sul pianeta. Con un peso stimato di 30 miliardi di miliardi di tonnellate, questo strato artificiale al di sopra della crosta terrestre è stato definito Tecnosfera nel 2013 dal geologo Peter Haff, professore di geologia e ingegneria civile presso la Duke University. Attraverso lo sguardo degli artisti, tutte le mostre presentate offrono una panoramica su questo nuovo strato artificiale che l’uomo ha costruito nel tempo e si sta sviluppando a velocità vertiginosa. Il direttore artistico Francesco Zanot ha affermato:

«La vastità dell’intervento dell’uomo sull’ambiente e su ogni cosa che lo circonda è resa evidente dalla diversità dei soggetti e dei luoghi rappresentati nelle immagini degli autori. Macchina fondamentale per fabbricare l’immaginario degli ultimi due secoli e aggiornarlo costantemente, la fotografia è allo stesso tempo un indispensabile strumento di ricerca e un prodotto dell’inestinguibile bisogno dell’uomo di cambiare (e rivedere) il mondo.»

Oltre le visite guidate alle mostre, la manifestazione ha previsto un ricco calendario di eventi sempre ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria fra incontri, proiezioni di materiale cinematografico, performance e workshop. Enjoy!

Foto Industria 2019, Armin Linke

Immagine di copertina: LUIGI GHIRRI – Palazzo Bentivoglio, Ferrari, Maranello, 1985-88 © Eredi di Luigi Ghirri

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