Elaine Shannon sulle tracce di un genio criminale: Paul LeRoux

Elaine Shannon, acclamata corrispondente storica e reporter per il Time e Newsweek, ha scritto la storia Sulle tracce di LeRoux. La vera storia della sconfitta di un genio criminale e del suo impero, edito da Harper Collins e pubblicato a fine giugno. Introduce un nuovo soggetto di criminali nati dall’avidità e dall’esaltazione  dell’era dell’innovazione, alimentati dallo sguardo nel futuro, un futuro oscuro.

Michael Mann

Più di 400 pagine per leggere una true crime story che supera ogni senso della realtà raccontata dalla sapiente penna di una reporter investigativa esperta di spionaggio, terrorismo e crimine organizzato. La prefazione è stata scritta da Michael Mann, regista americano celebre per Collateral, Heat, Miami Vice, Nemico Pubblico – Public Enemies, Alì, L’ultimo dei mohicani e molto altro. Proprio il regista ha mostrato interesse sul caso come soggetto del suo prossimo film. A conquistare Mann è stato proprio il libro della  Shannon, con cui il regista aveva già collaborato in passato quando produsse la serie tv Drug Wars: The Camarena Story basandosi su un altro suo libro Desperados: Latin Drug Lords, U.S. Lawmen, and the War America Can’t Win.
“Il libro di Elaine Shannon mi ha fatto conoscere luoghi e persone, linguaggi e comportamenti potenti come quelli della grande finzione,” ha detto Mann, che ha anche assistito ad alcune udienze in tribunale dell’imputato LeRoux. “Ha illuminato la mente di LeRoux e le oscure frontiere del crimine internazionale in maniera approfondita e vivida”.

Mann aveva altri progetti su cui stava lavorando ma ha ha dato credito a Shannon per la sua velocità nel finire la storia. Nella prefazione curata da lui per il libro scrive: «L’autenticità di questa storia si basa sulla profonda conoscenza da parte della Shannon delle forze dell’ordine (federali e transnazionali) e delle imprese criminali, e sulla veridicità delle fonti esclusive. In poche parole, è molto meglio di qualsiasi altro giallo si possa architettare. Shannon ha la grande capacità di immergersi nel flusso degli eventi, facendo prendere loro vita con la scrittura. Sai che è tutto vero, e ci sei dentro».

I film di Mann si sono sempre concentrati sulla zona grigia tra chi è spinto a fare il male e chi spinge a fare il bene, in questa storia il protagonista è fondatore geniale e spietato di un impero di criminalità. Da Shannon il discusso e carismatico criminale viene ritratto nel contesto di criminalità organizzata internazionale come un letale signore del male che ha armato internet per costruire un nuovo tipo di impero. LeRoux è un killer calcolatore e spietato, uno dei criminali che fu ricercato dagli agenti speciali della DEA in una pericolosa e adrenalinica caccia all’uomo su scala globale per sconfiggere uno dei re della criminalità organizzata del XXI secolo.

Un padrino della cyber-criminalità organizzata, un nuovo tipo di criminale nato da una brillante carriera nell’ambito della sicurezza informatica. LeRoux, nato nello Zimbabwe e cresciuto in Sudafrica, ha usato il suo talento per rivoluzionare la struttura della criminalità organizzata.
L’impero criminale che ha costruito si estendeva dal Sud-Est asiatico al Brasile, passando attraverso il Medio Oriente e l’Africa, ed era una sorta di Cartello 4.0, che si serviva della gig economy e dei più sofisticati strumenti dell’era digitale: dispositivi mobili criptati, rapida scalabilità, archiviazione su cloud, nuove tecniche di riciclaggio del denaro. Il tutto legato alla libera circolazione dei beni nell’era digitale. Nel 2012 aveva alle sue dipendenze quasi duecentomila persone e sullo stile della Silicon Valley le sue attività (illegali e legali) non avevano bisogno di infrastrutture. Sfruttava la gig economy per procurarsi mercenari e dipendenti temporanei che istruiva via e-mail e via sms con codici segreti.

Le attività di LeRoux, collegate da un dark web di sua invenzione, hanno generato profitti per centinaia di milioni di dollari spaziando dagli omicidi ai regolamenti di conti, dalla vendita di armi e droga al traffico di sostanze chimiche, bombe e tecnologia missilistica. Per non parlare dei rapporti che intratteneva con alcuni Stati – dall’Iran alla Corea del Nord – con le triadi cinesi e i signori della guerra somali, con la mafia serba e con i funzionari corrotti di Africa e Asia. Per anni LeRoux è stato un fantasma che appariva e scompariva dai radar delle forze dell’ordine e dell’intelligence, una presenza inafferrabile nel panorama delle imprese criminali. Finché non ha attirato l’attenzione di una squadra della Divisione operazioni speciali della DEA, il Gruppo 960, di cui facevano parte alcuni tra gli agenti più coraggiosi e creativi dell’agenzia, uomini che avevano già partecipato ad altre complesse e pericolose missioni e che per catturare il fantomatico cyber-criminale erano disposti anche a ricorrere a metodi poco ortodossi.

Elaine Shannon

Elaine Shannon si è immersa per anni nel mondo di LeRoux, guadagnandosi la fiducia anche degli agenti sotto copertura, e ora ci accompagna in un viaggio incredibile nelle nuove frontiere della criminalità, esplorando sia le imprese sia la mente di questo individuo visionario e terrificante che è riuscito a smontare vecchi modelli creando un nuovo modello di business criminale. La scrittrice ha passato sette mesi a trattare faccia a faccia con LeRoux, registrando le loro conversazioni telefoniche e personali e scambiando e-mail con lui. Prima che venisse catturato, nessuno sapeva dove fosse LeRoux in nessun momento, mai. A volte scrivere è come dipingere, ma a volte è come scolpire. Devi intagliare cose in più di cui non hai bisogno per vedere la forma che immagini prendere forma nel flusso degli eventi.

Il libro ci conduce nelle esistenze di Tom Cindric ed Eric Stouch, i due agenti del Gruppo 960 della Dea, protagonisti dell’indagine che ha portato all’individuazione di LeRoux. Da un continente all’altro, attraversando fusi orari, buie stanze di motel e Paesi pericolosi, siamo al fianco dei più grandi cacciatori di criminali al mondo.
Elaine Shannon nella sua nota finale per i lettori la scrittrice puntualizza: «Questo libro è il frutto di migliaia di ore di interviste, svolte nel corso di sei anni, a persone che hanno partecipato direttamente e conoscono gli eventi descritti nel libro, e della consultazione di migliaia di fonti, tra cui documenti governativi, appunti personali, diari, e-mail, messaggi di testo, cronologie degli eventi, fotografie, trascrizioni, registrazioni audio e video e carte sequestrate agli indagati e ai condannati per i diversi crimini. Per proteggere vite innocenti, ho usato dei nomi di fantasia per nascondere l’identità delle persone che hanno lavorato o ancora lavorano sotto copertura, o che si trovano a vivere e a operare in situazioni di estremo pericolo. Tra queste ci sono: Taj, agente sotto copertura della dea; Jack, l’ex dipendente di LeRoux che si è infiltrato nell’organizzazione come informatore della Dea per fermare gli omicidi e consegnare LeRoux alla giustizia; Anya, la fidanzata di Jack; Leo, un mercenario europeo amico di Jack; Diego, l’informatore della dea che si è finto un rappresentante del cartello colombiano per arrestare LeRoux; Geraldo, l’informatore della dea che si è finto socio di Diego; Georges, il pilota professionista e fonte della Dea in Africa e in Asia, che ha contribuito alla cattura di LeRoux; Bee è il nome in codice di un dipendente thailandese dell’ufficio della dea a Bangkok».
LeRoux oggi è detenuto in una struttura federale, si è dichiarato colpevole di alcuni reati e ha collaborato in qualità di testimone del governo contro gli uomini che aveva assoldato per gli omicidi su commissione, il traffico di droga e armi, e per molti altri crimini ancora.

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