Leonid – La favola moderna di Brrémaud e Turconi

Fin dalla notte dei tempi sono sempre stata un’amante dei cani, meno dei gatti. Non per qualcosa in particolare, ma semplicemente perché ho spesso avuto a che fare con cani (i miei e quelli degli altri) e non con gatti.

Da un anno circa vicino casa mia in Sicilia gironzola un gatto, si chiama Tom e abita nel villino accanto al mio. La prima volta che l’ho visto era così piccolo che sarebbe potuto entrare in una mano. Cresce a dismisura, adora mangiare e giocare (come tutti i cuccioli), ma soprattutto è affettuosissimo. Quando ho letto Leonid – I due albini scritto da Frédéric Brrémaud e illustrato da Stefano Turconi, edito da Star Comics, il protagonista mi ha proprio ricordato Tom.

Il target di Leonid potrebbe sembrare solo ed esclusivamente quello dell’infanzia ma non lasciatevi ingannare dai colori pastello, dai paesaggi campagnoli meravigliosi, dall’amicizia tra gatti randagi e gatti di casa. Leonid è una vera e propria favola moderna, dai toni esopici e con un pizzico di giallo (e di splatter).

Leonid vive in un sereno e bucolico paesino di campagna: di giorno girovaga liberamente per le viuzze del paese in compagnia di qualche gatto randagio suo amico; la notte, però, Leonid ha paura della vita all’aperto. Pertanto preferisce stare al sicuro e fare sempre ritorno alla grande e confortevole villetta dove vive con altri gatti. Le giornate sono contraddistinte da una routine monotona fino a quando un evento – o per meglio dire un assassinio – non sconvolge tutti gli abitanti (sia umani che animali) del paese: una mattina, infatti, alcuni agnelli vengono trovati brutalmente uccisi.

Leonid, Ba’on (una cara amica di Leonid) e gli altri gatti randagi sono seriamente preoccupati e angosciati, soprattutto perché pensano che l’assassino possa essere una volpe e che loro potrebbero essere le prossime vittime. La paura e i problemi aumentano quando il fattore del paese decide di liberare i suoi due mastini per catturare il colpevole del selvaggio assassinio. Non sarà facile per Leonid e i suoi amici stabilire un equilibrio che permetta loro di salvaguardare sia se stessi che gli altri dato che spesso e volentieri lo spavento e il timore di ciò che può esserci là fuori ci fanno compiere gesti antieroici ed egoistici.

Il piccolo Leonid, spaventato e indifeso soprattutto perché ha scoperto chi sono gli assassini, subisce una metamorfosi caratteriale quando Ba’on viene rapita. È in quel momento che Leonid sfodera tutto il suo coraggio, chiama a rapporto i gatti del quartiere, un cane tremebondo e addirittura un buffo topolino allergico ai felini per ricordare e ribadire loro (e al lettore) che l’unione fa la forza e che è solo restando uniti che è possibile risolvere i problemi e rispondere alla minaccia.

Quanto ingannano le apparenze? E qual è la linea sottile tra colpevolezza e innocenza? Frédéric Brrémaud, attraverso dialoghi brevi ma incisivi, coadiuvato dagli splendidi disegni di Stefano Turconi che mostrano grazie alle tonalità di colore e alle espressioni dei personaggi diversi stati d’animo, indaga queste tematiche senza voler dare una risposta definitiva. L’autore esplora la complessità umana trasferendola in un mondo animale, proprio come vuole una favola ben strutturata. E, oltre a ciò, ci ricorda quanto possa essere gratificante essere coraggiosi e quanto sia bello vivere in un mondo fatto di solidarietà dove perfino gatti e topi si alleano.

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