Oltre ogni cosa di Claudio Volpe

Può l’amore andare Oltre ogni cosa?
Questo è il titolo del nuovo libro di Claudio Volpe, classe 1990, ormai alla sua settima pubblicazione.

Oltre ogni cosa (Laurana, 2021) è un romanzo drammatico che affronta tematiche forti: la disabilità, l’amore e il sesso nella disabilità, il fine vita e il lutto. Prova a farlo con delicatezza, senza forzare troppo la mano.
I protagonisti di questa storia sono Alba e Pietro, una coppia solida che desidera fortemente l’arrivo di un figlio, e Carlo e Greta, giovani, uniti da un’amicizia e un amore che affonda le sue radici nell’infanzia. 
Sono due coppie diverse, per indole e desideri e possibilità economiche, ma che verranno legate dal caso e dalla sventura.
Quando Alba rimane paralizzata dal collo in giù, Pietro viene travolto dall’insensatezza dell’esistenza, così come Carlo, che vede morire la giovanissima Greta. Nulla ha più valore, se non l’accudimento. È per accudire Alba che Pietro cerca per lei un escort, un sex worker, che provi a restituirle la gioia del rapporto sessuale. E a questo punto che le vite di Pietro, Alba e Carlo si intrecciano.

Oltre ogni cosa è il romanzo di un autore giovane ma decisamente non digiuno da temi sociali e politici. Nel 2018 ha pubblicato un librino di conversazioni con Dacia Maraini proprio a proposito del fine vita (Il diritto di morire, Sem), nel 2014 pubblica Raccontami l’amore (Edizioni Anodest), un libro-dialogo, insieme ad Anna Maria Concia, che prova a raccontare l’amore, cercando di sradicare stereotipi e pregiudizi sul’omosessualità e le nuove famiglie,  mentre nel 2011, appena ventunenne, ha dato alle stampe Il vuoto intorno (Edizioni Anordest) con cui ha vinto il Premio Franco Enriquez per l’impegno sociale e civile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.