Questo libro non parla di sesso – Conversazione fra amicз

La prima volta che ho studiato educazione sessuale è stato alle scuole superiori. Avevo una professoressa di biologia molto brava e competente che, nonostante i risolini in classe, ci spiegò l’apparato sessuale e uno specifico atto sessuale (uomo o donna cisgender che ha un rapporto del tipo pene-dentro-la-vagina), parlando di un unico tipo di preservativi. Con gli anni, al di là di essere cresciuta, mi sono documentata, ho letto, studiato, imparato moltissime cose sull’educazione sessuale che sicuramente non si può riassumere in lezioni di poche ore, ma sarebbe utile e proficuo seguire – soprattutto a scuola – un corso di educazione sessuale che sia ampio e che tratti non soltanto di crescita e pubertà e singolo atto sessuale, ma di tutto ciò che ci sarebbe da sapere a riguardo.

questo libro non parla di sesso

Questo libro non parla di sesso di Erika Moen e Matthew Nolan, con la prefazione di Greta Tosoni (sex coach ed educatrice sessuale queer, founder dell’associazione Virgin & Martyr), pubblicato in Italia da Edizioni Sonda, con la traduzione di Maria Teresa Sirna, è un ottimo libro esplicativo, a fumetti, che – come dice il titolo – non parla (solo) di sesso. Oggi, mi sento di affermare, che l’educazione sessuale è ancora un tabù. Sarebbe bello, invece, poterne parlare liberamente a scuola, in famiglia e con з amicз senza vergogna o peli sulla lingua. Questo libro a fumetti, veramente brillante, parla a tuttз (anche a te, che magari hai quarant’anni e stai leggendo quest’articolo convintə di sapere tutto sul sesso perché hai esperienza), a partire dal linguaggio (viene utilizzato il simbolo ə e il suo plurale з che sostituiscono le desinenze di genere maschili o femminili per renderle neutre) e, di conseguenza, nelle tematiche, esaustive non soltanto grazie ai dialoghi che avvengono fra з protagonistз, ma anche alle illustrazioni e ai dati forniti.

questo libro non parla di sesso

з personaggз che abitano il libro sono adolescentз in cui è facile immedesimarsi: non sono presuntuosз, tutt’altro. Curiosз, titubantз, talvolta imbarazzatз nel fare domande nonostante l’interesse per tutto ciò che riguarda la sfera dell’educazione sessuale, e qualche volta insicurз e pensierosз, proprio come accade nell’altalenante periodo adolescenziale.

Ma partiamo dalle basi. Prima di dedicarsi all’atto sessuale o ai cosiddetti preliminari, ci sono diverse cose da imparare: innanzitutto conoscere il proprio corpo, accettarlo con i pregi e i difetti (non è facile, lo sappiamo), capire cosa non ci piace e cosa, invece, ci provoca piacere. C’è un solo modo per masturbarsi oppure ne esistono svariati? È normale non avere per nulla attrazione sessuale? Accettarci fisicamente e interiormente è di certo un lavoro (non retribuito in senso monetario) che richiede molto tempo e dedizione. Non parliamo di frasi alla Osho o motivazionali, ma di un percorso da fare da sol* (se si riesce) o insieme ad altrз che possono essere amicз, psicologhз, sessulogз ecc.

Il rapporto con з altrз

Come ci si rapporta alle altre persone e come possiamo rivolgerci a loro? Come ci si comporta quando un determinato comportamento, un gesto, ma anche solo una frase ci dà fastidio? In Questo libro non parla di sesso ci sono diversi capitoli dedicati alle relazioni, ai generi e all’orientamento.

«Il genere è stabilito dalla cultura e dalla società in cui vivi», si legge, «è l’insieme di aspettative e caratteristiche che la società pensa tu “debba” avere, in base al tuo sesso percepito. Questo binarismo di genere maschio/femmina funziona per alcune persone, ma ne lascia fuori molte altre.»

Fortunatamente, al giorno d’oggi, seppur con molte difficoltà da parte di pensieri retrogradi, il vocabolario si sta ampliando per poter includere tuttз e far comprendere che, alla fin fine, il genere è una mera e pura etichetta.

questo libro non parla di sesso

Nel libro si parla di cisgender, bigender, agender, genderfluid, gender nonconforming, non binario, genderqueer e anche transgender, ma come dice Sam: «Tu e il tuo genere potete cambiare quante volte volete! Queste sono solo etichette che ci aiutano a descrivere come ci sentiamo, ma non sono “regole”. Il vocabolario di genere diventa sempre più voluminoso, quindi non preoccuparti se non ti ritrovi in nessuna definizione! La tua identità è comunque reale e valida».

Le relazioni sono importanti e ne esistono di svariati tipi. Casuali, romantiche, monogame, poliamorose, aperte, ma soprattutto ce n’è una che è quella a cui dedicare più attenzioni: quella con se stess*.

«Le relazioni sono come i gusti del gelato. Non c’è una scelta sbagliata. Puoi provarli tutti o non provarne nessuno.»

Sesso, sexting, fantasie sessuali e metodi contraccettivi

La seconda parte del libro è dedicata alla punta dell’iceberg dell’educazione sessuale ossia i rapporti fisici, il sesso sicuro (metodi contraccettivi di barriera, anticoncenzionali che prevengono solo le gravidanze, con anche una parte dedicata alle malattie sessualmente trasmissibili), le fantasie sessuali, ma e soprattutto, il consenso e il dialogo che – ricordiamolo – sono alla base di qualsiasi tipo di rapporto.

«Il buon sesso è consensuale, comunicativo, divertente e piacevole. Niente di tutto questo è strettamente collegato a un orgasmo.»

Ho apprezzato molto il fatto che Erika Moen e Matthew Nolan abbiano illustrato tutto in modo chiaro, raccontando situazioni in cui tuttз possiamo esserci ritrovatз, con dialoghi veritieri e descrizioni oneste, segnalando – nella postfazione del libro – che avrebbero potuto aggiungere capitoli su capitoli (e alla fine sarebbe, magari, uscito un tomo pieno di nozioni, poco appetibile).

Menzione d’onore anche ai capitoli dedicati all’amicizia (quando si è all’inizio di una relazione, è normale escludere le persone amiche che ci sono state sempre vicino? Come si rimedia se ci viene fatto notare?) e alla gelosia che non è mai sana, ma abusiva.

Questo libro non parla di sesso mi ha insegnato – fatto riflettere e, allo stesso tempo, divertire – molto. Grata che з adolescentз e tuttз possano leggerlo e divulgarlo.

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