Monstrumana: i mostri più spaventosi siamo noi. Alessia Siciliano

Monstrumana: mostri, paure e letteratura.

“Un mostro ha sempre a che fare con la paura. E noi abbiamo sempre paura.”

Così nell’introduzione a Monstrumana. L’umanità del mostruoso, la mostruosità dell’umano (effequ), Francesca Giro, docente di comunicazione e appassionata di narrativa di genere, e Gaetano Pagano, specialista in americanistica e anglistica, aprono le riflessioni sulla meraviglia terrificante e la genesi dei più famosi mostri della storia della letteratura, capostipiti dei villain che popolano oggi le narrazioni in ogni forma.

Monstrumana attraversa diversi campi di analisi sul filone dei Monster Studies, che si approcciano al tema per rivelare i meccanismi culturali nascosti dietro queste figure. Come suggerisce il sottotitolo, il libro si propone quindi di analizzare quanto di umano ci sia nel mostruoso e, soprattutto, quanto di mostruoso ci sia nell’umano.

Se il bene e il male sono sempre e inevitabilmente intrecciati, il terrore che il secondo prenda il sopravvento sul primo è ciò che in ogni epoca ha scatenato le nostre paure più recondite. E sebbene il Cappello Parlante di Hogwarts ci abbia insegnato come siano le nostre scelte a prevalere sugli istinti, il diverso da noi apre spesso una forma di crisi nell’affrontare certe tematiche, sia nelle società che nei singoli individui. La comparsa di un mostro è un evento meraviglioso – nell’accezione di strano e sorprendente – che invade i limiti della zona sicura, mina la nostra visione del mondo, ci spinge a una riflessione profonda.

“…il mostro è qualcosa che ha a che fare, per opposizione e minaccia, con la nostra storia e con la nostra situazione: la nostra identità.”

Giro e Pagano dedicano ogni capitolo del libro a una creatura mostruosa della letteratura di cui raccontano genesi e storia, contestualizzandola nel periodo storico e culturale di riferimento. Attraverso l’analisi di questi mostri emergono i temi che nei secoli autori e autrici hanno tentato di affrontare riversando in personaggi- metafore una critica alla società e, utilizzando magistralmente il potere della letteratura, hanno mostrato al mondo quanto la paura del diverso sia lo specchio di turbamenti presenti dentro di noi.  

Il saggio focalizza bene gli aspetti peculiari e l’analisi di ogni personaggio, guidandoci alla scoperta di curiosità e aspetti della vita e della produzione deə autorə. 

Leggendo di freaks, fantasmi, folletti e creature mostruose, in Monstrumana viaggiamo attraverso tematiche che rimbalzano nei secoli: dal dibattito sul colonialismo e sulla lingua in Calibano alla riflessione sull’etica scientifica in Frankenstein, dal queer gothic in Dracula alla specularità femminile in Mr. Hyde

Nosferatu (F.W. Murnau, 1922). Tom McKinnon Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0) 

Particolarmente affascinante è il capitolo che parte dal bellissimo e terribile Sirene di Laura Pugno per aprire lo sguardo sul tema della voce nel mito delle sirene e una disturbante riflessione sul dibattito alimentare e sul rapporto tra umano e animale:

La nostra cultura ci porta a vedere l’animale come specchio delle nostre esperienze e delle nostre caratteristiche: di per sé non sarebbe un male, se solo da questo non discendesse la convinzione che l’animale non umano esista prevalentemente, se non esclusivamente, in funzione di noi esseri umani. Così, in un certo senso, noi diamo all’animale la funzione che diamo al mostro, nel senso etimologico: nella nostra cultura l’animale, come il mostro, è al servizio dell’umano, avverte l’umano di qualcosa; l’animale come il mostro, definisce attraverso il suo mero esistere la nostra idea di cosa sia umano; l’animale, come il mostro- freak, sorprende l’umano, lo turba, lo intrattiene, lo consola. Lo nutre. E nel caso dell’animale ciò è tanto più vero perché non si ferma al livello concettuale.

Laura Pugno Sirene (Marsilio, 2022)

Monstrumana attraverso “il tentativo complesso… di lasciare che la mostruosità, la diversità, la queerness insomma, ci parlino”, permette di riprendere discorsi aperti, stimola la curiosità su temi, personaggi e autorə e mostra ancora una volta la potenza delle storie e delle narrazioni, attraverso cui catene e tabù possono essere spezzati, senza nulle togliere al fascino del mostruoso che, tranquillə, continuerà a farci tirar le coperte fin sopra il naso mentre leggiamo di notti buie e tempestose.

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