Trackside, il film: intervista al regista Edward Sanchez

Chiunque sia appassionato di motorsport in generale, sa che in qualunque parte del mondo per realizzare una corsa sono necessari una pista, i mezzi (auto, moto, camion, ecc.), i piloti e…qualcosa in più. Parliamo di quegli uomini e donne “arancioni” posizionati a bordo pista che vigilano su ogni singolo istante della gara. Se qualcosa va storto, alcuni di loro iniziano ad agitare le bandiere per segnalare il problema, altri si portano in pista per controllare le condizioni del pilota, altri ancora arrivano con gli estintori in caso di incendio, questo perché la loro missione è chiara: fare in modo che ogni cosa vada bene per tutta la durata della corsa.

Alcuni dicono che quegli uomini e quelle donne sono “gli occhi e le braccia” di ogni Direttore di Gara, ma chi sono veramente? E cosa significa essere un Commissario di Percorso?

C’è qualcuno che ha deciso di dare una risposta a queste domande, focalizzando l’attenzione sui commissari durante lo svolgimento di vere gare, volendo raccontare la storia che c’è dietro le vite di ognuno di loro dentro e fuori dai circuiti. Il suo nome è Edward Sanchez, regista e fondatore della Soft-Focus Productions (www.soft-focus.co.uk), una giovane casa di produzione nata nel 2011 specializzata nella realizzazione di documentari, video promozionali e fotografia commerciale con sede a Birmingham, Regno Unito, e il suo progetto si chiama Trackside (“a bordo pista”, nda), un documentario a 360 gradi sugli “uomini arancioni”.

https://www.facebook.com/tracksidefilm

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Come progetto indipendente, Trackside è basato sulla condivisione con la collettività delle proprie possibilità di realizzazione, e per questo l’intero progetto è presentato su Kickstarter.

Kickstarter è una delle maggiori piattaforme online dedicate alla ricerca di fondi per i progetti creativi di vario genere (film, musica, teatro, fumetti, design, fotografia, cucina), dove ognuno può supportare i creatori dei progetti attraverso donazioni in denaro, così da permettere loro di raggiungere il budget necessario a coprire i costi di realizzazione.

Con una particolarità, come Edward ci ha spiegato durante l’intervista che abbiamo realizzato per capire meglio quali siano le caratteristiche principali di Trackside.

Ciao Edward. Dunque, un giorno nel 2013, nell’era dell’ hi-tech dove i ragazzi normalmente si appassionano ai propri idoli come calciatori, campioni di Formula 1, popstar ecc., tu hai deciso di essere il regista e il produttore di un documentario dedicato ai Commissari di Percorso. La cosa è abbastanza insolita, come è nata l’idea?
Negli ultimi anni sono stato regista e direttore della fotografia in diversi documentari con un ambito di soggetti e temi abbastanza differenti, ma essendo da una vita un fan del Motorsport ho pensato che sarebbe stato davvero meraviglioso fare un film su qualcosa di cui sono veramente appassionato.  Ero a Silverstone a vedere la Silverstone Classic e mi sono ritrovato a osservare i commissari  e il lavoro enorme che fanno!

Perché ritieni che sia importante che le persone sappiano qualcosa in più sui Commisari di Percorso?
Penso che facciano un lavoro grandioso, e non stiamo certo dicendo che nessuno mostra loro apprezzamento, spesso anzi ottengono dei riconoscimenti, tuttavia molte persone non realizzano la piena portata di quello che i commissari fanno ad ogni gara, in tutto il mondo, il più delle volte come volontari.

Che percorso seguirai per raccontarci le cose che non sappiamo sugli uomini e le donne in arancione?
Seguiamo diversi commissari nel Regno Unito andando di giorno in giorno ad imparare cose non solo riguardo alla loro vita come ufficiali di gara ma anche rispetto alle loro vite e alle loro esperienze fuori dalle competizioni. Attraverso questo saremo in grado anche di esplorare e parlare con i commissari su chi possiede altri compiti e ruoli diversi all’interno del gruppo di commissari.

E dunque durante la storia getterai uno sguardo anche al tema della sicurezza. Quali sono le tue impressioni al riguardo?
La sicurezza è evidentemente una questione estremamente importante per i commissari nel Motorsport. Sappiamo che tanto quanto gli altri siamo tenuti a compilare i moduli del personale tecnico (con le relative prescrizioni di sicurezza, nda) e solo così possiamo ottenere il permesso di filmare durante le gare. Durante tutta la stagione sportiva del 2013 ci sono stati diversi incidenti nei quali sia piloti che spettatori sono rimasti feriti allo stesso modo. Questo naturalmente è qualcosa a cui si è guardato cercando di essere preparati per la nuova stagione che va ad iniziare.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?
Abbiamo già iniziato a passare del tempo con i “nostri” commissari e a divertirci molto scoprendo le loro storie di vita così come quelle di ufficiali di gara. Siamo stati a seguire la formazione dei Commissari di Percorso sul circuito di Oulton Park, vicino Manchester, all’inizio di febbraio e quella è stata una chance davvero ottima per il nostro gruppo di apprendere cose su tutte le importanti regole e tecniche che i commissari devono imparare, e allo stesso modo abbiamo avuto la possibilità di raccogliere tutto questo.

Il Regno Unito è uno dei pochi paesi al mondo che possono vantare una gloriosa storia del motorsport. Possiamo considerare Trackside come un piccolo tributo a quella?
Trackside andrà certamente a guardare indietro negli almanacchi storici e nelle bobine di archivio per vedere come l’essere commissari e il motorsport in generale sono cambiati nel corso degli anni. Posso anticipare che abbiamo un’intervista molto emozionante già prenotata, in cui ci sarà un momento molto interessante direttamente dallo sport degli anni ’70 che riteniamo mostrerà il contrasto totale con quello che succederebbe ad oggi.

Trackside è un progetto indipendente, immagino avrete dei costi di registrazione e produzione, come farete dunque per i fondi?
Produrre un documentario è abbastanza costoso. Siamo riusciti ad assorbire buona parte dei costi con le nostre risorse e abbiamo già iniziato i pagamenti, tuttavia per essere presenti a più gare possibili e registrare quanto più materiale  i costi iniziano ad essere molto alti. Non solo quelli, ci sono anche i costi di iscrizione ai Festival, le tasse per le licenze della musica e il film, e molti altri costi ancora. Per aiutarci in questo usiamo Kickstarter. Questo dà alle persone da ogni parte del mondo la possibilità di contribuire a finanziare il film, ma in cambio di diversi premi.

Premi?
Sì, questi spaziano dal download digitale del film ai DVD, toppe con il logo del film per le divise da commissari e diversi articoli di merchandising di varie scuderie firmati. L’importo delle donazioni è a discrezione di chi intende partecipare, si va da un minimo di 5 sterline ad un massimo di offerta libera superiore alle 100 sterline. Per ognuna delle fasce di donazione previste sul sito saranno assegnati i relativi premi bonus. È molto importante che raggiungiamo il nostro obiettivo di 5000 sterline o non avremo le somme che le persone ci avranno donato fino alla scadenza della raccolta! (2 marzo prossimo, nda)

Qual è il circuito inglese che preferisci?
Nel Regno Unito ci sono così tanti circuiti bellissimi ed ognuno è magnifico per caratteristiche differenti. E’ una scelta abbastanza ovvia ma dico Silverstone!

Invece il tuo circuito preferito nel mondo?
Il GP di Abu Dhabi è una delle gare migliori di tutto il mondo da vedere nella stagione dei Gran Premi.

Grazie e buona fortuna Edward, ci auguriamo che gli appassionati ti diano il loro grande supporto e aspettiamo di vedere presto il tuo film!

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Sito ufficiale qui.

(English version here)

Tommaso Sabbatini

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