Cosa hanno in comune un ladro e un giovane detective? Indubbiamente astuzia, ingegno e prontezza nel ragionamento. Quando, però, si parla di un ladro genitluomo e di un piccolo detective con gli occhiali, seguiti da un pittoresco gruppo di aiutanti e antagonisti, allora la questione si fa più interessante.

Lo scorso 10 e 11 febbraio, in alcuni cinema italiani è stato proiettato il film d’animazione Lupin Terzo vs. Detective Conan – Il film, anche conosciuto con il titolo Lupin III VS. Detective Conan: The Movie, titolo italiano con cui il film è stato presentato al Japan film festival.  Uscito in Giappone nel 2013, si tratta del secondo crossover tra le serie Lupin III e Detective Conan e sequel di uno special per la televisione del 2009 intitolato Rupan Sensei VS Meitantei Conan, ancora inedito in Italia.

Rupan Sansei VS Meitantei Conan è stato trasmesso per la prima volta in Giappone il 7 marzo 2009, ed è uno     speciale d’animazione di ben due ore che vede come protagonisti il ladro più affascinante di tutti i tempi, Arsenio Lupin, e il piccolo e sagace Conan Edogawa. Tutta la storia parte da quello che sembra essere un triste e fortuito incidente. Durante una battuta di caccia la regina Sakura, sovrana del regno di Vespania, viene colpita per sbaglio da una pallottola sparata dal fucile del figlio, il principe Jhil, il quale disperato per l’accaduto decide di togliersi la vita lasciando la sorella minore, la giovane principessa Mira, come unica erede al trono.

Mentre a palazzo si discute sulle sorti del regno, Lupin giunge a Vespania pronto ad impadronirsi della corona, oltre che per impossessarsi di una strana pietra che potrebbe rivelarsi, nelle mani sbagliate, un’arma segreta per la distruzione dell’intero Paese.

La scena si sposta in Giappone, dove la futura regina è costretta a recarsi per l’inaugurazione dell’Hotel Sakurasaku. È qui che entrano in scena il piccolo Conan e l’ispettore Kogoro Mori. Durante la festa, Conan ha subito modo di dare prova della sua abilità di detective, smascherando un tentativo di avvelenamento contro la principessa che approfitta della confusione per scappare.

Proprio durante la fuga per le strade di Tokyo, Mira si scontra con Ran e, notando la somiglianza tra loro, le propone uno scambio d’identità con il pretesto di voler provare ad essere libera solo per qualche ora. È da questo momento che prende realmente piede la vicenda e che la trama si infittisce. Entrano in scena altri personaggi, tra cui la bella Fujiko Mine e l’ispettore Zenigata, da sempre inseguitore per eccellenza del famigerato Lupin III.

Non possono poi certo mancare i fedeli compagni di Lupin, l’abile samurai Goemon Ishigawa e il tiratore professionista Daisuke Jigen. È proprio quest’ultimo uno dei personaggi “rivelazione” del film, anzi dei film. Abituati a vederlo nelle vesti della fedele spalla di Lupin, sorprende il rilievo che gli viene conferito nei due crossover. Nel caso di questo primo episodio, ad esempio, lo vediamo indossare i panni della guardia del corpo della principessa. Viene, però, subito sollevato dall’incaricato e gliene viene affidato uno ancora più importante: scoprire cosa si nasconde dietro, l’ormai  palese, omicidio della regina e del suo primogenito.  Ad accompagnarlo in questo lavoro di investigazione non può che essere il piccolo Conan, intrufolatosi nell’aereo diretto a Vespania, per liberare Ran.

Alla fine della storia tutto si conclude per il meglio. Il misterioso omicidio viene svelato grazie alla sorprendente, e a volte involontaria, collaborazione tra Conan e Lupin e la principessa Mira diventa regina di Vespania. Non manca, ovviamente, il classico finale che prevede l’ennesima delusione del povero Zenigata, che ancora una volta si lascia sfuggire Lupin per un pelo.

Il sequel Lupin Terzo vs. Detective Conan – Il film riprende il filo con il precedente episodio, ma il legame tra i due film non ci viene chiarito da subito. Nonostante i vari rimandi alla vicenda di Vespania, il reale collegamento tra le due storie verrà svelato solo nella conclusione, quando viene rivelato il reale interesse di Lupin per il diamante rubato.

La scena si apre proprio con  il momento del furto. Il giovane ladro Kid trafuga un misterioso e prezioso diamante e subito entra in scena il giovane Conan che si butta al suo inseguimento. Ecco, però, che a fuoriuscire dal bagagliaio dell’auto del ladro e a porre fine all’inseguimento, è Goemon. È così che il giovane detective comprende cosa sta davvero accadendo: il furto è opera dell’astuto Lupin III.

Anche in questo caso i piani di Lupin si intrecciano con un’altra vicenda di dimensioni più ampie. Al Tōto Stadium viene organizzato il concerto di un famoso cantante italiano, Emilio Baretti. Quando, però, Ran e l’amica Sonoko si recano, insieme a Kogoro e Conan, nell’hotel in cui il cantante alloggia, scoprono che qualcosa di losco sta accadendo. Il giovane Emilio ha ricevuto una lettera minatoria con la quale gli viene richiesto di annullare il concerto, in caso contrario verrà ucciso.

È all’uscita dall’hotel che l’avventura ha davvero inizio. Non solo Conan scopre che Jigen è stato assunto come guardia del corpo del giovane Baretti, ma ancora più importante, viene denunciata la fuga del cantante. Il mistero della misteriosa sparizione di Emilio, però, viene presto risolta perché dopo aver incontrato Sonoko e Ran ed aver messo in pericolo le loro vite, il ragazzo viene riportato in albergo e messo sotto sorveglianza. La vicenda, però, è ben lontana dalla sua risoluzione e, proprio quando viene svelata la vera identità di Carnevale, il manager di Emilio, rivelatosi un losco mafioso italiano, le carte vengono rimescolate grazie ad un inatteso colpo di scena. Si scopre, infatti, che Lupin è stato ingaggiato dal governo di Vespania per recuperare il minerale rubato da Carnevale, lo stesso che aveva scatenato le vicende raccontate nel primo crossover, per impedire che venisse impiegato per terribili scopi bellici.

La scena finale si svolge su un aereo e vede i due protagonisti-antagonisti, Lupin e Conan, intenti in un avvincente  azione di salvataggio che, ancora una volta, li costringe ad una collaborazione che non può che rivelarsi vincente.

Nati dall’unione di due tra le più famose serie di anime e manga, i due film mettono insieme due mondi e due stereotipi che sembrano essere agli antipodi tra loro, ma che danno vita ad una squadra contro il crimine con i fiocchi. Da una parte la figura di Lupin III –   il ladro gentiluomo uscito dalla penna di Maurice Leblanc e poi adattato per la serie di manga e anime giapponesi – che ha, dalla sua, l’incredibile dote di saper apparire e sparire senza lasciar traccia. Dall’altra, il piccolo Conan, un giovane e spigliato ragazzo di sedici anni che si ritrova imprigionato nel corpo di un bambino e dotato di un intuito senza eguali. I due personaggi si combattono sulla scena a colpi di battute. Sembra quasi che i film siano creati su un meccanismo di botta  e risposta tra le controparti che, a dispetto di quanto ci si possa e del titolo stesso dei film, non sono realmente uno il nemico dell’altro, ma una strana specie di complici.

Degno di nota, soprattutto per il suo carattere spiritoso, è il rapporto tra Jigen e il piccolo Conan che si fingono padre e figlio, o ancora, zio e nipote. Costretti a collaborare in entrambi gli episodi, sono attratti l’uno dall’astuzia dell’altro e si divertono a sfidarsi a colpi di intuizioni. Elemento, questo, forse un po’ contraddittorio per chi conosce l’indole del fedele compagno di Lupin. Schivo e silenzioso nell’anime, appare qui piuttosto loquace e ironico, ma sempre nei toni di un’ironia sottile che non guasta affatto con il ritmo incalzante dei film.

A conclusione del secondo episodio, qualcosa lascia quasi preannunciare un altro possibile sequel, anche se dopo i titoli di coda appare sul grande schermo il piccolo Conan che, in modo simpatico, scongiura un tale pericolo. Ma non stiamo parlando di un ladro, incorreggibile ed imprevedibile e di un superdetective che non riesce a stare lontano dai guai? E allora, perché escludere di ritrovarli nuovamente invischiati in qualche impensabile azione che li veda protagonisti e antagonisti del crimine?

Nell’attesa, per chi non l’avesse ancora fatto, non è mai troppo tardi per immergersi nelle rocambolesche avventure di questi  intriganti personaggi e dei loro compagni di (dis)avventure.