Jason Segel, How I met your mother e quella pazza voglia di reunion

How I met your mother, a più di due anni dalla sua fine, continua a far parlare di sé. Una serie di culto, che ha saputo raccontare perfettamente il nuovo millennio un po’ come Friends era riuscita per gli anni ‘90. Le troppe conquiste di Barney, la vita di coppia di Marshall e Lily, il continuo rincorrersi tra Ted e Robin ci ha tenuti incollati allo schermo per nove stagioni, lasciandoci l’amaro in bocca per quel finale un po’ sbrigativo, posticcio, l’unica pecca di un serie capolavoro che ha convinto pubblico e critica.

“I’d be around for whatever those guys wanted to do. It changed my life."

“I’d be around for whatever those guys wanted to do. It changed my life.”

Un’intervista di Jason Segel a The Hollywood Reporter apre a una clamorosa reunion della serie. Segel ha definito How I met your mother  «un momento cruciale per la mia vita» e ha aggiunto: «Ci sarò per qualsiasi cosa vogliano fare. Questa serie mi ha cambiato la vita». Segel, che dopo aver interpretato Marshall ha lavorato anche come sceneggiatore, ammette di non avere idea su come potrebbe continuare la storia: «È un compito che lascerei agli autori. Non sono mai stato coinvolto in fase di scrittura, e questa è una delle cose migliori del mio rapporto con questa serie. Mi limitavo semplicemente a eseguire quello che mi indicavano quei fantastici autori, e vorrei continuare a fare lo stesso». Le parole di Jason Segel aprono uno spiraglio tra le porte del MacLaren’s Pub. Molte serie tv come Will & Grace o lo stesso Friends hanno recentemente proposto un incontro one night only. Che sia la volta buona per Ted e compagni?

 Certo è che il leitmotiv di questo periodo è il recupero di quello che ci siamo lasciati indietro. La riproposizione, la cover, il trionfo della replica.

Due mesi fa, il ritorno di fiamma di Joshua Jackson e Katie Holmes ci ha riportato ai gloriosi tempi di Dawson’s Creek, una serie datata che forse non regge il confronto stilistico con le produzioni odierne, ma che è parte integrante del nostro immaginario collettivo. Un ruolo che un fantastico prodotto come Modern Family, per dire, non riuscirà mai ad ottenere.

La rivoluzione di Netflix, con l’avvento del binge watching e di una nuova estetica, ha dovuto  comunque recuperare FriendsHow I met your mother e altre serie del passato per conquistare nuovi e vecchi spettatori.

I protagonisti di How I met your mother seduti, come sempre, al MacLaren's pub

I protagonisti di How I met your mother seduti, come sempre, al MacLaren’s pub

Certo le serie TV da un’ora a puntata, come NarcosBreaking Bad, Game of Thrones, Orange is the new black e tante altre, più lunghe ed elaborate, stanno sfidando e mettendo in crisi arti più tradizionali come cinema e letteratura, costringendole a mutuarne linguaggi, impostazioni e modalità. Ma le sit-com, le buone e vecchie sit-com, ci riportano col tempo a un’altra era, un altro tipo di immaginario, in una lenta evoluzione che parte da lontano e che ha visto in How I met your mother il punto più alto. E forse la fine.

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