Come le cicale – Una storia estiva, d’amore e di crescita

“L’estate è alle porte” pensavo ieri invidiando gruppi di adolescenti in giro per il parco. Bei tempi quando la scuola finiva e cominciavano le vacanze. I primi bagni al mare, l’odore di salsedine, la sabbia che si intrufola ovunque, il profumo della crema solare, le letture sulla spiaggia e le giocate a pallone. Potrei stare per ore a parlare delle estati passate al mare, in giornata, in campeggio, in case affittate…

Appena ho scoperto la cover e il titolo del nuovo romanzo di Fiore Manni (che adoro per la sua semplicità, per la sua simpatia e la sua genuinità) mi sono detta: «Dev’essere mio!». Si intitola Come le cicale ed è in libreria da fine maggio, pubblicato da Rizzoli. È una storia estiva, fresca, piacevole, che mi ha riportato alla mente non solo le vacanze di quand’ero bambina e preadolescente, ma anche le prime morse allo stomaco, gli imbarazzi, i primi batticuore mentre pagina dopo pagina, avida di conoscere cosa sarebbe successo alla protagonista, divoravo il romanzo.

Fiore Manni

Il primo anno delle medie è terminato, e per Teresa e la sua famiglia è arrivato il momento di trasferirsi nella casa al mare in Toscana. Teresa non vede l’ora. Dopo un anno passato nel limbo tra l’infanzia e l’adolescenza con il rischio di essere derisa, o meglio incompresa, dai suoi compagni di classe, la ragazzina è pronta a vivere le sue avventure estive in compagnia di Tommaso, il suo migliore amico fin dalla nascita, Maria Vittoria, Sofia e il resto del gruppo.

Tuttavia, appena arrivata a destinazione, si rende conto che anche nella località del cuore qualcosa è cambiato. Tommaso è più alto e ha un timbro di voce diverso e le amiche di Teresa non vogliono più giocare a pallone bensì chiacchierare di vestiti, di capelli, ma soprattutto di ragazzi e di prime cotte.
Teresa si sente fuori luogo, inadeguata e imperfetta. E anche se continua a giocare a calcio, a scorrazzare in bici e a non interessarsi ai capelli arruffati, la protagonista comincia a domandarsi il motivo per cui sia tanto diversa dagli altri.

Per fortuna l’estate è imprevedibile e piena di sorprese: un giorno, per caso, Teresa conosce Agata, una bambina bellissima dai capelli biondi e gli occhi chiari. Tenera, leale, gentile, simpatica, intelligente, Agata fa breccia nel cuore di tutti. Tommaso arrossisce ogni volta che la vede e le amiche di Teresa sono incantate dal suo aspetto e da tutto ciò che dice. Neanche Teresa resiste al fascino della nuova arrivata, le due diventano immediatamente grandi amiche e passano molto tempo insieme: passeggiano, giocano, vanno in bicicletta e si conoscono attraverso aneddoti, racconti e talvolta silenzi.

Teresa, però, – quand’è con Agata – si sente strana, euforica, diversa, felice. È questo il sentimento che gli adulti chiamano “amore”? Lo si può provare per una ragazza? Teresa non ne è tanto sicura, si preoccupa e cerca di reprimere i sogni a occhi aperti e le emozioni che prova quando sta con la sua nuova amica, interrogandosi sui suoi sentimenti, a volte piangendo, a volte litigando con i suoi genitori e a volte passando del tempo da sola. Teresa è sempre stata una ragazzina vispa e forte ma come ogni essere umano anche lei è costretta a confrontarsi con le sue fragilità.

Una mano, per fortuna, le viene data da Leo, il fratello maggiore di Maria Vittoria che ha diciassette anni e spesso si nasconde nella pineta per fumare e starsene per conto suo. Nonostante sia un personaggio che appare poche volte, Leo è di certo il fratello che tuttə vorremmo: gentile, comprensivo, schietto e protettivo. Teresa invidia molto la sua amica e con Leo si trova davvero a suo agio, libera di potersi esprimere, di potergli confidare i suoi sentimenti, le sue perplessità e le sue incertezze.

Come le cicale è un romanzo dolcissimo, sincero e delicato. Una storia che di certo è necessaria nel vasto panorama della letteratura per bambinə e ragazzə perché ci ricorda che “non c’è niente di sbagliato in quello che sei”. Con una prosa scorrevole e leggera, Fiore Manni rende i personaggi e le situazioni credibilissimi, focalizzandosi soprattutto sugli stati d’animo, sulle emozioni e i sentimenti che tuttə abbiamo provato almeno una volta nella vita, dando spazio non solo ai momenti belli e spensierati, ma anche a quelli pieni di dubbi, di paure e di lacrime.

Fiore Manni descrive abilmente, grazie all’adorabile Teresa, il periodo della crescita e il timore che questa concerne, soprattutto quando si parla di passaggio dall’infanzia alla preadolescenza nell’universo femminile, con l’arrivo delle mestruazioni e un corpo che cambia e si trasforma quando, magari, non siamo ancora pronte e quando vorremmo rimanere sorridenti e spensierate ancora per un po’. Magari facendo un giro in bicicletta, giocando a pallone e mangiando un gelato in riva al mare con gli amici di sempre.

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